E Vito Nesta, il designer di cui vi abbiamo parlato qui, arrivò al suo primo lavoro di interior. La sua creatività è stata a servizio di Boa Boa, un ristorante Brasilian Fusion che si trova in via Pontaccio 5 nel quartiere di Brera a Milano.
Tre colori dominano lo spazio nelle loro declinazioni: il ruggine, il blu e il verde bottiglia.Alle pareti fa da sfondo alla sala la carta Casablanca, disegnata da Vito Nesta per Devon&-Devon nei toni blu e grigio ghiaccio. Sulla parete adiacente è stato composto un collage di specchi vintage che richiama la tecnica veneziana dei primi anni del Cinquecento. All’epoca infatti non era possibile produrre specchi di grandi dimensioni per cui per le ampie superfici venivano accostati specchi più piccoli, come avvenne nella Reggia di Caserta.
La tecnica è stata poi ripresa da ultimo da Piero Portaluppi nella cornice di specchi attorno al camino di Villa Mozart. Lo spazio è come sospeso tra cielo e terra in cui sottovoce ci si avvicina al colori del Brasile. Il pavimento è infatti una colata di resina che riprende i colori della sabbia, il soffitto è smaltato di celeste a sembrare un cielo.Completano l’arredo le lampade della sala di Servomuto, tutte coloratissime, i tavoli e le sedie di Calligaris.Il bagno è uno spazio che permette di allontanarsi dal luogo in cui ci si trova, isolandosi e in-traprendendo un piccolo viaggio. Chiudendo la porta si viene avvolti da una giungla di alghe in cui nuotano silenziosi dei grandi pesci rossi, dipinti nella carta da parati Samoa, disegnata da Vito Nesta per Devon&Devon. Lo stesso rosso dei pesci colora il soffitto del locale.