5 Luglio 2024

Valle d’Aosta DOC Chardonnay Le Vin de Michel 2022 Bio

Una proposta di Grosjean per l’estate. Era una rarità, ora un classico del territorio valdostano.

5 Luglio 2024

Valle d’Aosta DOC Chardonnay Le Vin de Michel 2022 Bio

Una proposta di Grosjean per l’estate. Era una rarità, ora un classico del territorio valdostano.

5 Luglio 2024

Valle d’Aosta DOC Chardonnay Le Vin de Michel 2022 Bio

Una proposta di Grosjean per l’estate. Era una rarità, ora un classico del territorio valdostano.

L’estate solitamente richiama alla mente il mare, il caldo, le serate in spiaggia e i falò, ma estate è anche montagna, natura, boschi, fiori di campo e aria fresca. Si scappa dalla città alla ricerca di miti temperature. Ed è proprio dalle magiche atmosfere montane che nasce lo Chardonnay di Grosjean – Le Vin de Michel 2022.

Il vitigno Chardonnay è ormai diventato, infatti, un grande classico del terroir valdostano e la cantina – sulla cui etichetta vi ha impresso addirittura il nome “Michel” che ricorda la figura di Michele che un tempo possedeva questa bella vigna situata in un’ottima posizione. Ma c’è un breve ma significativo aneddoto che racconta questa vicenda: circa 10 anni fa molte cantine blasonate avrebbero voluto quell’appezzamento dal grande potenziale; Hervé Grosjean, giovane enologo all’epoca venticinquenne, andò dal signor Michele per parlare di un ipotetico acquisto o gestione. Da quella chiacchierata nacque subito un’intesa: successe che quel vigneto venne donato all’azienda Grosjean. Poco prima però che il vino fosse pronto, purtroppo Michele venne a mancare e l’azienda quindi decise così di inserire in suo onore – alla francese – il nome in etichetta “Le Vin de Michel”.

Grandi caratteristiche di complessità e profondità per questo vino dopo un passaggio di 12 mesi in barrique sui lieviti mentre l’affinamento è di 8 mesi in bottiglia. La vigna di chardonnay si trova a 800 metri di altitudine. Certificato biologico dal 2019, il vino che ne scaturisce ha colore paglierino brillante, con profumi intensi, che ricordano i complessi bouquet dei cugini d’oltralpe, delicate note di vaniglia e burro accompagnate da sentori di spezie. In bocca è fresco ed equilibrato con una forte mineralità al palato e i nobili tannini ne completano il quadro.

Ottimo abbinamento con la cucina internazionale, primi piatti, secondi di pesce, flan e, perché no, anche carni rosse; bella la combinazione con formaggi a lunga stagionatura della tradizione alpina, perfetto per picnic e aperitivi al tramonto. Il vino si presta bene ad un invecchiamento di 5/6 anni.

GROSJEAN

La cantina valdostana è una storica realtà enoica che da sempre coniuga storia e tradizione, creatività e innovazione.  Prende vita agli inizi degli anni ’60 sotto la guida di nonno Dauphin che decide di investire nell’attività vinicola e imbottiglia il proprio Ciliegiolo presentato con successo all’”Exposition des Vins du Val d’Aoste” nel 1968. Negli anni ’80 ha inizio un processo di valorizzazione dei vari vigneti di proprietà. Nel 2000 viene inaugurata la nuova cantina e nel 2011 inizia la conversione al biologico. Grosjean Vins è la prima cantina in Valle d’Aosta a compiere questo passo, quasi dieci anni in anticipo sulle altre realtà locali. Il “fattore umano”, l’amore per il proprio lavoro e per la propria terra rappresentano gli elementi fondamentali sui cui negli anni si è consolidata l’identità della cantina valdostana. Oggi a guidarla è la terza generazione, i giovani Hervé, Didier, Simon e Marco.

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