13 Giugno 2022

Tenuta di Tavignano, dalle Marche i vini di successo alla Milano Design Week 2022

Nel 2021 Ondine de la Feld diventa CEO di Tavignano, e contestualmente inizia la svolta green. L’azienda sta conducendo un programma di studio ecosostenibile per traghettare l’impresa verso un futuro sostenibile.

13 Giugno 2022

Tenuta di Tavignano, dalle Marche i vini di successo alla Milano Design Week 2022

Nel 2021 Ondine de la Feld diventa CEO di Tavignano, e contestualmente inizia la svolta green. L’azienda sta conducendo un programma di studio ecosostenibile per traghettare l’impresa verso un futuro sostenibile.

13 Giugno 2022

Tenuta di Tavignano, dalle Marche i vini di successo alla Milano Design Week 2022

Nel 2021 Ondine de la Feld diventa CEO di Tavignano, e contestualmente inizia la svolta green. L’azienda sta conducendo un programma di studio ecosostenibile per traghettare l’impresa verso un futuro sostenibile.

Azienda vitivinicola certifica biologica dal 2018, Tenuta di Tavignano dal “balcone delle Marche”, a Cingoli, provincia di Macerata, l’anno precedente col suo Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC ha ricevuto il riconoscimento del Gambero Rosso come miglior bianco d’Italia. Dal 2021 al timone dell’impresa c’è Ondine de la Feld, nipote del fondatore, architetto milanese, che ha impresso una svolta green valorizzando ancora di più la produzione dei vini di qualità: Misco e I Love Monster, che sono approdati sulle tavole dei migliori ristoranti milanesi

Questi vini hanno riscosso successo nel Fuori Salone 2022 a Milano dove sono già molti i ristoranti che li richiedono. Tra questi il Delaroque e il Bar Bianco, iconici locali milanesi gestiti dai due gemelli Jordan e Kevin, la Posteria di Nonna Papera, vicino all’Arco della Pace, il Tutto Bene, Grazie Bistrò di Corso Magenta e la Cascina degli Ovi a Segrate. 
Rivolta a oriente, nel comune di Cingoli, in provincia di Macerata, proprio a ridosso della cittadina che ha dato i natali a Federico II di Svevia, si trova la Tenuta di Tavignano. È proprio qui, da un punto di vista enologico, che si trova uno dei bianchi più celebrati della regione: il Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc. È su questi declivi che all’incirca un quarto di secolo fa i coniugi Beatrice Lucangeli e Stefano Aymerich di Laconi, discendenti rispettivamente da nobile famiglia marchigiana e sardo-ispanica, hanno intrapreso l’avventura imprenditoriale d’indirizzare la produzione verso la vitivinicoltura di qualità. Fondata nel 1973, la tenuta nei primi anni concentrò l’attività aziendale sulla produzione di cereali, ortaggi e foraggere. Negli anni ‘90 arriva la decisione di valorizzare il patrimonio vitivinicolo presente e diventare produttori di varietà autoctone, certi delle grandi potenzialità del vitigno principe di queste terre: il Verdicchio. Sotto la guida di esperti del settore, e grazie alla visione dei fondatori, già nel 2006 arriva il primo importante riconoscimento: i tre Bicchieri del Gambero Rosso per il Misco, Verdicchio dei Castelli di Jesi, Classico Superiore. Dal 2014 Ondine de la Feld Aymerich, affianca lo zio Stefano Aymerich, nella gestione dell’azienda, aggiungendo uno stile moderno, dinamico e imprenditoriale: per la Tenuta di Tavignano inizia la svolta Green. Nello stesso anno è iniziata la conversione di tutti i vigneti ad agricoltura biologica: la concimazione è organica e viene praticato il sovescio. Nel 2017, il Misco 2015, Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico superiore, vino più rappresentativo di Tavignano, è stato nominato dalla Guida Gambero Rosso 2017, miglior bianco d’Italia. Dal 2018 l’azienda è certificata biologica sia a livello dei vigneti, oliveto e seminativi come a livello di cantina, permettendo così una certificazione biologica in etichetta. Nel 2021 Ondine de la Feld diventa CEO di Tavignano e traghetta l’impresa verso un futuro sostenibile con l’obbiettivo di minimizzare il consumo energetico e l’emissione di CO2.

La Tenuta di Tavignano, è stata fondata nel 1973 da Stefano Aymerich di Laconi, discendente di una antica casata sarda dalle origini spagnole, e dalla moglie Beatrice Lucangeli, discendente di una famiglia marchigiana con alle spalle un’antica tradizione di imprenditori agricoli. Tavignano è un possedimento di 230 ettari in un corpo unico che domina la campagna di Cingoli, da sempre conosciuta come il Balcone delle Marche. La tenuta si trova all’interno del prestigioso territorio del Verdicchio dei Castelli di Jesi, essendo Tavignano uno dei Castelli della denominazione. Dal 2014 Ondine de la Feld Aymerich (in foto), affianca lo zio Stefano Aymerich, nella gestione dell’azienda, aggiungendo uno stile moderno, dinamico e imprenditoriale.


Misco (foto di apertura servizio)
Prodotto per la prima volta nel 1992, Misco Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC è il vino più rappresentativo della Tenuta di Tavignano, su cui l’azienda continua tutt’oggi a scommettere tutto. La scelta dell’appezzamento, la selezione massale dai migliori cloni di Verdicchio, e la messa a dimora del vigneto, in quel determinato luogo, nel lontano 1992, sono state fortemente volute dall’ Ingegner Stefano Aymerich di Laconi, che da subito ha creduto nell’ Uva che più rappresenta il Nostro Territorio, e nelle sue infinite potenzialità. Tale parcella ha un’esposizione particolare ed un microclima unico, che riesce quindi nella massima valorizzazione del vitigno, donandogli assoluta eleganza e finezza, ma al contempo dona struttura e potenza affinché i Vini ottenuti dal Cru si mostrino nel loro massimo splendore nel tempo, rimanendo vivi e freschi per anni e anni. Questa particolare attenzione, che si rivolge alle uve sia in fase di raccolta che in lavorazione, ha lo scopo di ottenere prodotti con particolari finezze, tipicità e lunga durata. Il Misco è un vino di grande personalità ed eleganza. Alla vista si presenta paglierino, brillante e lucido. All’olfatto ricorda la frutta matura, la mandorla dolce, fiori di acacia, anice stellato, con sentori agrumati. Di lunga persistenza gustativa con note sapide e minerali, si abbina perfettamente con grandi piatti della cucina marinara, formaggi mediamente stagionati e carni bianche.

Nel 2021 Ondine de la Feld diventa CEO di Tavignano, e contestualmente inizia la svolta green. L’azienda sta conducendo un programma di studio ecosostenibile per traghettare l’impresa verso un futuro sostenibile con l’obbiettivo di minimizzare il consumo energetico e l’emissione di CO2.

I Love Monsters 
Nasce nel 2015, grazie a Ondine de la Feld e con l’aiuto del Team di Tavignano, la linea “naturale” dei vini dell’azienda, denominata “I love Monsters”. Biologici, naturali, ma soprattutto creativi e privi di limiti nell’immaginazione. I Mostri, antichi nell’animo ma moderni nella concezione, si presentano in bottiglie senza etichetta proprio perché al suo posto hanno una faccia. Vini dall’animo punk, freak, pop, non conoscono occasioni di consumo prestabilite, si scelgono in base al proprio stato d’animo. Tre infatti i protagonisti della linea: il pestifero, dall’animo ribelle ma col cuore tenero, giovane, frizzante e dispettoso; la birba che, fuggevole e birichina, crea scompiglio e risate e, infine, la vergine, nuda e cruda, che non ha paura di mostrarsi per quel che è. Vini naturali, non filtrati e non manipolati che vogliono comunicare un messaggio importante: “Ti voglio bene perché sei diverso”.  Tre “mostri” che rompono le righe, proponendosi in modo non convenzionale, ma non per questo meno amabile. Attraverso il recupero di ricette antiche, esperti enologi hanno prodotto vini ricchi di proprietà nutritive, più sani perché meno raffinati. Antichi nell’animo ma moderni nella concezione.

Testo a cura di Susanna Messaggio

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