A Sant’Andrea di Conza (Avellino), il 15 e il 16 giugno, si celebra una tradizione ultrasecolare legata alla coltivazione del grano nell’Alta Irpinia con “Profumo di Pane nel Borgo”, un evento che, attraverso il pane, da sempre nutrimento primario delle popolazioni mediterranee, racconta la storia, la cultura e le tradizioni del piccolo borgo. Il caratteristico borgo medievale sarà protagonista assoluto, con le sue tradizioni enogastronomiche, la bellezza del paesaggio e l’accoglienza cordiale della comunità santandreana. L’evento, avrà come richiamo principale il prodotto tipico per eccellenza del paese, il pane, con le altre specialità salate e dolci impastate con il lievito madre e sfornate dai forni ancora in piena attività. Tante le attrattive: botteghe, attività artigianali ancora radicate nel paese e riportate al presente attraverso i racconti degli abitanti, performance teatrali e musicali dei giovani che tengono viva la cultura popolare. Saranno disponibili, inoltre, guide esperte, che attraverso le tipicità del territorio, siano esse gastronomiche o architettoniche, illustreranno ai visitatori i tanti scorci e angoli pittoreschi e caratteristici del piccolo borgo, che ha conservato intatto nel tempo il suo impianto medievale e la sua identità.
Momento clou sarà, domenica 16 giugno, il convegno “Profumo di Pane nel Borgo”, con approfondimenti e testimonianze sulla cultura del grano. Seguirà una grande festa che coinvolgerà tutto il borgo con show cooking, degustazioni e musica. Cultura, natura, enogastronomia: le peculiarità che Sant’Andrea di Conza, con il territorio circostante, è in grado di offrire ai suoi visitatori in ogni stagione dell’anno. L’evento è organizzato dalla Discover Italia con il patrocinio del comune di Sant’Andrea di Conza, nell’ambito del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 “Valorizzazione del turismo enogastronomico”
In tutta l’Irpinia il concetto di pane è ancora associato oggi alla concezione di realizzazione casalinga. Il pane casereccio Contedoro è il tipico pane fatto in Irpinia, conosciuto ed apprezzato in tutta la regione come Pane Cafone, proprio perché segue ancora oggi l’antica ricetta degli avi contadini del luogo.