I pomodori e il loro utilizzo sono protagonisti di tanti tipi di tavole diverse. Partiamo con la notiza-boom dal sapore intergalattico: è stato inventato un ketchup marziano. A farlo è il colosso della trasformazione del pomodoro, la Heinz.
Il noto marchio di salse da tavola tra cui spicca l’iconico ketchup, ha intrapreso una ricerca globale per coltivare cibo fresco e gustoso per le generazioni a venire e ha presentato le prime bottiglie in assoluto di Heinz Tomato Ketchup ‘Marz Edition’con pomodori coltivati in condizioni del tutto simili a quelle del suolo marziano.
Due anni fa Heinz e i suoi Tomato Master hanno intrapreso una missione per lanciare il primo esperimento di questo genere. Gli esperti si sono occupati dell’analisi delle difficili condizioni del suolo marziano, della raccolta dei semi perfetti e dell’implementazione di tecniche leader a livello mondiale per far prosperare le colture – un’esigenza sempre più importante considerando il degrado del suolo che il nostro pianeta sta affrontando attualmente.
Ebbene il team di progetto non solo è riuscito a coltivare pomodori ma anche a raggiungere un livello di qualità che fosse all’altezza degli standard che caratterizzano il Tomato Ketchup Heinz. Il ketchup “marziano” è stato presentato questa settimana, quando una bottiglia in edizione limitata si è imbarcata in un volo spaziale oltre l’atmosfera terrestre, raggiungendo 37.000 metri nel cielo e temperature di -70°C prima di tornare sulla Terra.
Il lotto di ketchup è ora al quartier generale di Heinz, dove la salsa sperimentale è stata sottoposta a rigorosi test di qualità per ottenere l’importantissimo via libera per diventare bottiglie ufficiale di Heinz Tomato Ketchup. Questa settimana il team che ha guidato la ricerca avrà l’onore del primo assaggio del ketchup ‘Marz Edition’, evento che si potrà seguire in diretta anche sui social media.
“Ci sono molti fattori importanti che i nostri Tomato master considerano quando si coltivano pomodori Heinz in ambienti nuovi e non proprio ideali: dallo spessore, al colore e alla dolcezza, tutti questi aspetti assicurano che possiamo creare l’inconfondibile Heinz Tomato Ketchup che tutti noi conosciamo e amiamo. Prendersi cura dei nostri terreni è una delle nostre missioni chiave e porteremo gli insegnamenti di questo esperimento all’interno del nostro impegno verso l’agricoltura sostenibile” afferma Cristina Kenz, Chief Growth Officer di Kraft Heinz International. “Siamo così entusiasti che il nostro team di esperti sia stato in grado di coltivare pomodori in condizioni così difficile e di poter condividere il risultato. Partendo dall’analisi del suolo e dalle condizioni marziane di due anni fa fino alla raccolta di oggi, è stato un viaggio che ha dimostrato che qualsiasi cosa succeda il Tomato Ketchup Heinz sarà ancora apprezzato dalle generazioni a venire” continua Cristina Kenz.
Il team dell’Aldrin Space Institute, guidato dal dottor Andrew Palmer, ha presentato il primo di tre articoli per la pubblicazione scientifica che racconta la missione: ha iniziato a testare i semi nelle condizioni ultraterrene della regolite marziana (terreno), e una volta che questo è stato perfezionato, l’esperimento è diventato uno dei più grandi progetti relativi a Marte mai condotti, richiedendo la creazione di una biocupola unica per imitare le condizioni sul Pianeta Rosso. Andrew Palmer ha detto: “Prima d’ora la maggior parte degli sforzi per scoprire modi per crescere in condizioni marziane erano studi di crescita delle piante a breve termine. Questo progetto ha invece guardato alla raccolta del cibo a lungo termine: ottenere un raccolto di qualità tale da diventare Tomato Ketchup Heinz era il nostro sogno e l’abbiamo raggiunto. Lavorare con i Tomato Master di Heinz ci ha permesso di valutare quali sono le possibilità per la produzione alimentare a lungo termine oltre al pianeta Terra. C’è molto che possiamo imparare lavorando con le più grandi aziende alimentari del mondo”.
POMODORI ITALIANI ALLA RISCOSSA – E sicuramente con velleità più terrene, i pomodori italiani non stanno a guardare. L’innovazione la si fa guardando alla terra, più che alle stelle, a Sant’Egidio del Monte Albino, in provincia di Salerno. Il crocevia di DiMé è un incrocio logistico perfetto per la produzione di pomodori. C’è tutto a poca distanza: il vicinissimo Corbarino, bassa acidità e alto tenore zuccherino, il San Marzano, coltivato nella provincia di Salerno, Avellino e Napoli sono in 41 comuni, il Piennolo del Vesuvio cresciuto a grappoli e messo in conserva “a’ pacchetelle”, tagliato in lungo. E poi c’è il pomodoro giallo campano, quello che ritorna all’origine dell’ortaggio importato dal Sud America, quando era ornamentale e solo giallo. DiMé per ogni tipologia ha le sue conserve di pomodoro.
La Casareccia è legata al territorio di Sant’Antonio Abata, provincia di Napoli molto vicino a Pompei. Siamo ancora nell’agro che dona frutti e ortaggi pregiati, ma qui si fa di più.
dalla classica passata di pomodoro ai pomodorini e pomodori pelati in latta con apertura a strappo, fino ad arrivare all’ultima novità, i pomodorini gialli, al naturale, pelati e in polpa.
I pratici formati sono l’ideale per il consumo quotidiano di una famiglia media che predilige la qualità e i benefici nutritivi della dieta mediterranea.
Agromonte invece è custode della prelibatezza del pomodorino siciliano. Il pomodoro ciliegino e il pomodoro datterino sono le due qualità utilizzate da Agromonte per la preparazione dei prodotti. La salsa pronta di pomodoro datterino BIO Pargolosi è un prodotto pensato apposta per i bambini. Contiene pomodoro datterino fresco bio che cresce sotto il sole della Sicilia e verdure selezionate e olio extra vergine di oliva. Il tutto viene coltivato e prodotto da Società Agricola Monterosso, ubicata nell’estremo lembo a Sudest della Sicilia, presso uno dei comuni della provincia di Ragusa più alti rispetto al livello del mare (circa 700mt), Chiaramonte Gulfi.