20 Ottobre 2023

Barolo: storia e caratteristiche del “Re dei vini”

Bevuto già da un’antica popolazione ligure, oggi è uno dei simboli dell’enogastronomia che parla di italianità.

20 Ottobre 2023

Barolo: storia e caratteristiche del “Re dei vini”

Bevuto già da un’antica popolazione ligure, oggi è uno dei simboli dell’enogastronomia che parla di italianità.

20 Ottobre 2023

Barolo: storia e caratteristiche del “Re dei vini”

Bevuto già da un’antica popolazione ligure, oggi è uno dei simboli dell’enogastronomia che parla di italianità.

Come è nato e quali sono le caratteristiche tipiche del Barolo, uno dei vini più famosi al mondo? In questo articolo si analizzeranno le tipicità, il percorso di nascita e di diffusione di questa famosa etichetta, fornendo anche i dati di vendita più recenti. 

Nascita e diffusione del Barolo

La storia di questo pregiato vino ebbe inizio circa 2.500 anni fa, grazie ai Liguri Stazielli, un’antica popolazione insediata in un’area compresa tra le attuali province di Alessandria, Savona, Asti e Cuneo. Proprio loro impiantarono i primi vigneti di Barolo. I Galli, successivamente, conquistarono l’Oltralpe, anche per via della loro predilezione per il vino lì prodotto. Pare che lo stesso Giulio Cesare ne importò diverse casse di ritorno dalla Gallia romana.

Si deve però al Medioevo, nel 1268, il primo riferimento all’uva Nebbiolo da cui si produce il vino. Nel 1751 nacque ufficialmente “il Barol”, in occasione dell’invio da parte di alcuni diplomatici piemontesi a Londra. Il vino venne consacrato dall’allora presidente degli Stati Uniti d’America Thomas Jefferson, che lo elogiò nei suoi diari.

Il Barolo moderno, invece, nacque intorno al 1830 grazie ai Marchesi Falletti, una famiglia di banchieri che acquisì importanti proprietà terriere nel Comune di Alba sin dal 1250. Giulia Falletti acquisì tutte le proprietà della famiglia alla morte di Carlo nel 1838. Chiamò il grande enologo francese Louis Oudart e scrisse così una delle prime importanti pagine della storia del Barolo moderno. Anche Camillo Benso, conte di Cavour, chiamò l’enologo francese a curare il vino nelle proprietà di famiglia nella zona, oggi territori di produzione ancora attivi: così nacque lo stile moderno del Barolo, imbottigliato per la prima volta come vino secco e fermo nel 1844.

Nel periodo successivo alla morte della marchesa Falletti, le vigne furono cedute ai fattori e ai mezzadri, dando vita alla frammentazione delle proprietà che caratterizza ancora oggi l’area langarola. Il Barolo divenne così celebre che nel 1927 venne pubblicato il “Decreto sui vini tipici” che delimitava ufficialmente la zona del Barolo.

Dati di vendita e acquisto online

Nel solo 2022 sono state vendute nel mondo più di 61 milioni di bottiglie di Barolo DOCG. Rispetto al quinquennio precedente, il trend è stato del +4%, con uno storico +21% nel 2021. Il crescente successo riscosso nel tempo ha permesso e incentivato anche una grande distribuzione di questo vino attraverso e-commerce specializzati, come per esempio Bernabei, uno shop online che consente di trovare le migliori etichette di Barolo all’interno di una selezione ampissima di bottiglie, alcune delle quali anche premiate o pluripremiate.

Nel 2023, peraltro, il Barolo ha ottenuto un grande successo nell’ambito della manifestazione “Grandi Langhe”, anticipando un 2024 che sembra già eccellente e che darà la sua conferma in occasione dello stesso evento a Torino a fine gennaio 2024.

Caratteristiche del Barolo

Il vino si distingue nettamente grazie al colore rosso rubino intenso e al contempo trasparente,che vira verso l’arancio con l’invecchiamento. Per quanto riguarda il bouquet di profumi, si possono ravvisare toni di frutti rossi, ancora di ciliegie e liquirizia con note speziate che rimandano alle Langhe, terre di nocciole e tartufo – dove si tiene annualmente il famoso concorso – che si possono apprezzare anche in un calice di rosso. Lo si può infatti gustare al meglio con piatti a base di tartufo e formaggi stagionati, ma anche di pasticceria secca.

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