Linee pulite, laserature e grafismi caratterizzano la collezione prét-à-couture AI ’17-’18 di Sabrina Persechino che apre la kermèsse romana di sfilate.
L’architetto per la presentazione di “optical”, così ha intitolato la nuova collezione, ha scelto come location Palazzo delle esposizioni, volutamente accanto alla mostra “L’altro sguardo. Fotografe italiane 1965-2018”. L’architettura dell’edificio era sicuramente la cornice giusta per presentare ed esaltare lo stile che sin dagli esordi caratterizza l’Atelier Persechino.
Anche quest’anno l’ispirazione le arriva dal suo back ground che l’ha portata ad un’analisi approfondita della “cutting architecture” con riferimenti alle decorazioni vettoriali dei fregi ellenici. I volumi dei capi lasciano intravedere il corpo, struttura portante dell’abito, attraverso le fessure laserate secondo un pattern geometrico che rimanda al concetto di optical art.
Le laserature come fregi si dispongono sui capi in linee parallele o a raggiera intorno alla scollatura o sul fondo di una mantella.Immancabili i capispalla e le tute in tessuto stampato dal pattern geometriche nei colori arancio e tortora., gli abiti da cocktail e da grande soirée. Una collezione di forte impronta architettonica, rigorosa e sensuale anche grazie all’uso di tessuti pregiati in tasmania e cachemire, ai crepe di seta ed ai faille nei colori del nero, bianco, verde kale, rosso, corallo e curcuma.