Per la prossima stagione autuno inverno 2020/21, Pence 1979 atterra sul suolo britannico, dando vita a una collezione uomo e donna che attinge a 360 gradi dalla cultura made in UK e dallo stile “Brit”. Non è un’ispirazione casuale. A 40 anni dalla fondazione, torna la fascinazione per la Gran Bretagna, già nel dna del marchio italiano, fin dalle origini.
Pence infatti non si riferisce alla piccola piega a cucitura interna che modella il pantalone (che comunque è da sempre focus produttivo dell’azienda) ma rimanda al plurale di penny, la moneta inglese. La storia inizia proprio da un viaggio di Otello Zecchin, che al rientro da Londra, insieme al suo socio, capisce di voler intraprendere un progetto personale. Tornato in Italia con pochi penny in tasca decide di registrare il marchio (siamo nel 1979) che trasforma poi in Pence Jeans, perché era principalmente legato al denim e ai mercati nordici.
L’eleganza classica del lord inglese incontra il fascino ribelle e provocatorio della cultura punk, movimento nato a Londra alla fine degli anni 70 nella prossima collezione. Una collezione elegante ma dallo spirito alternativo, quella di Pence 1979, che si rivolge a uomini e donne capaci di portare con disinvoltura capi ironici dai tagli unisex.
Tagli sartoriali si alternano quindi a borchie e denim effetto pelle, capispalla dal taglio elegante rivelano al loro interno fodere coloratissime e non manca qualche pinsa far capolino qua e là.
Tre le palette cromatiche :toni decisi come nero, marrone e verde scuro, bronzo e blu, proprie del gentiluomo inglese, si contrappongono a colori accesi e brillanti come rosso, giallo,blu uniforme, fucsia reale in un mix che richiama quelli tipici della sottocultura punk, per finire con un’ultima palette dai colori più delicati ispirati alla natura, come il rosa dell’aurora, il verde felce e il grigio betulla.
Il pantalone, da sempre protagonista nelle collezioni Pence 1979, mantiene una vestibilità morbida ma con un nuovo fitdi ispirazione Brit.
Dal classico stretto in vita con alamaridi tradizione sartoriale, a quello più asciutto arricchito da numerose tasche zippate, di ispirazione punk estrema. La maglieria spazia dai classici in lana rasata e toppe in eco suede sui gomiti, maglioni over e cardigan in costa inglese, fino alle maglie colorate e rigate misto mohair dall’aspetto ‘vissuto’.
Importanti i capispalla, con il classico bomber in panno e il cappotto di lana dal disegno a spina di pesce e borchie applicate.
Immancabile nel guardaroba maschile la camicia, che sia essa overshirt in lana con toppe in eco suede, classica in cotone vichy o texana e sportiva in cotone stampato all over e jeans lavato e borchiato.
Le t-shirt, proposte in un’ampiagamma di colori, vengono presentate anche in versione ‘artisticamente scarabocchiata’ da bambini.
Novità per la FW20-21è l’attenzione particolare all’ambiente, con l’utilizzo di tessuti eco friendly, come il cotone organico o la lana rigenerata, ottenuta mediante il completo riciclo di vecchi abiti o di scarti di altre lavorazioni.
Le indicazioni su questi tessuti verranno indicate tramite appositi cartellini aggiunti sui capi, al fine di informare e sensibilizzare il cliente finale.