Si è svolta lunedì 15 Ottobre 2018, la 6^ edizione di un’iniziativa con un appuntamento ormai consolidato il “BRA Day Italy”, che nella stupenda cornice di “Palazzo Gotico” di Piacenza, ha visto lo stilista lombardo Martino Midali coniugare la sua attività con l’impegno sociale.
Nella “Giornata Mondiale della Consapevolezza dei tumori al seno”, Midali fa indossare alle donne operate al seno, le sue straordinarie creazioni, intessute della consapevolezza, del coraggio, della determinazione.
Tra importanza della prevenzione e battaglia contro la malattia, hanno sfilato in passerella 28 donne, il cui abito diventa un vessillo di rinascita. La bellezza, è quella morale che sta dentro di noi, e la sfida è farla diventare antagonista di un drago cattivo che vuole annientarla.
Ancora una volta Midali, rompe le convenzioni spesso stereotipate della moda e sconvolge la passerella. Succede quando ignora le bellezze algide e filiformi e fa sfilare le donne curvy, così morbidamente rassicuranti nelle loro linee arcuate. Oppure quando sceglie di far diventare protagoniste per un giorno le donne normali, quelle che ogni giorno vivono facendo quadrare le ore spese tra lavoro e famiglia.
Proprio un suggestivo show, questo fall/winter 2018/19, del BRA Day piacentino degli abiti di Midali, con la significanza di un emblema speciale, un momento dove la sfilata indica un cammino verso un faticoso traguardo, dove il sorriso ha asciugato le lacrime, dove la gioia ha abbattuto il dolore, dove la speranza ha messo nell’angolo la paura. Ecco cosa mi ha detto Martino Midali sul red carpet prima della sfilata.
Come ti è venuta in mente quest’iniziativa?
Mi è stata emotivamente suggerita da una mia impiegata. Un giorno mi sussurra in piena riunione che ha problemi di salute e chiede cosa debba fare. Le rispondo “la salute è la prima cosa. Corri a fare quel che devi: il lavoro ti aspetterà.” La sua caparbietà nell’affrontare il tumore per recuperare la vita di sempre e il tanto amato lavoro da me in azienda, mi ha spinto a collaborare al “Bra Day” ed inutile dirti che lei ha sfilato per 5 anni di fila.
La tua attenzione per le donne è proverbiale.
Con in testa mia madre e le mie nonne, tutta la mia vita è stata scandita da un universo femminile: la donna ha tessuto la mia anima insieme alla creazione dei miei capi. E il 70% delle persone che lavorano con me sono donne.
Hai creato una collaborazione con le donne del carcere di Piacenza.
L’ Associazione “Armonia Onlus” rappresentata dal Presidente Romina Cattivelli, con le carcerate della Casa Circondariale di Piacenza ha confezionato delle sacchette per i drenaggi post operatori. Con una balla delle mie stoffe hanno lavorato a qualcosa che alleviasse le tristi e complicate giornate ospedaliere delle malate oncologiche. Pensa che bel riscatto per chi ha deviato, rendersi utili ad una buona causa!
Alle modelle per un giorno hai portato un omaggio, cosa hai dato loro?
È il mio modo di lasciare il ricordo di una giornata speciale. Si tratta di una collana con incise le frasi topiche della Maison, affinché resti impresso in modo indelebile questo momento di rinascita. Ricordo che l’iniziativa si fa in raccordo con l’Unità di Chirurgia Senologica dell’AUSL di Piacenza, diretta dal chirurgo Dante Palli che si avvale di un grande team operativo.
Mi dici qualcosa che ti ha colpito in questi anni di sfilate?
Piccoli ma potenti flash: un bambino che urlava “mamma sei bellissima” alla volta della madre che sfilava, un marito che tirava dal taschino un fazzoletto per asciugarsi gli occhi quando davanti a lui è passata la moglie con il turbante addosso, una signora anziana che si stritolava le dita con un Kleenex di fronte alla giovane figlia che falcava il tappeto rosso.
Tu hai il merito di far capire che la moda non é solo lustrini e paillettes.
Il mio, è un abito che si deve indossare con il cuore, e completa il suo significato addosso alla donna che lo anima.
Ricordando da te, che mi hai definito “il viandante della moda”, rifletto che la vita è un percorso da sfruttare al meglio.
La scrittora augura che per qualunque donna un abito sia una corazza di luce e non una gabbia soffocante.