Un glorioso brand del Made in Italy che compie 40 anni necessitava di un ritorno in grande stile con una sfilata in passerella. Folla delle grandi occasioni a palazzo Turati nel cuore di Milano per il défilé di Martino Midali. Lo stilista approdò a Milano da Lodi nel 1982 rivoluzionando l’abbigliamento femminile creando una moda democratica in grado di rispondere a tutte le donne, spaziando per età, stile, taglia e livello culturale.



La maison Martino Midali ha così festeggiato non solo i suoi primi 40 anni, ma anche lanciato un messaggio forte contro la violenza sulle donne, in un momento in cui i femminicidi sono una realtà terribile e sempre più quotidiana. D’altronde, il rapporto tra la moda e la vita vera è sempre stato al centro della proposta di Martino Midali, che fin dagli inizi disegna capi che le donne “non devono solo indossare ma – dice lui – reinterpretare”.
Alla Milano Fashion Week le modelle sfilano indossando la capsule collection creata per l’occasione, secondo la filosofia che da sempre contraddistingue lo stilista: “non è l’abito a vestire le donne, sono le donne a vestire il mio abito”. Lo stilista è tornato in passerella con un tributo al Jersey, quello rigato, che ha segnato il successo del brand.
“Celebriamo il 40° anniversario del brand e la sua attitudine contemporanea e creativa che oggi più che mai rappresenta la declinazione dinamica dello spirito di individualità, ricerca e innovazione. Ho sempre desiderato che emergesse la mia creatività e che fosse quest’ultima a trasformare le donne, a vestirle secondo la loro personalità. La mia è sempre stata una moda libera e oggi ho un’orgogliosa consapevolezza: quella di aver dato vita ad una moda democratica, inclusiva, che ha raccontato tanto e continua a farlo”, commenta Midali.
Per questo evento unico il creativo ha infatti ideato 12 look, che ripercorrono il suo viaggio personale e visivo nel mondo della moda femminile. ‘L’amore non fa male’ è il messaggio della T-shirt in edizione limitata creata in collaborazione con la textile designer Debora Delli, per ribadire la necessità quanto mai urgente di un mondo libero dalla violenza e dalla discriminazione di genere.
Il jersey, da sempre fedele alleato di tutte le forme di femminilità, per le sue caratteristiche duttili, e caposaldo del brand, è ovviamente tra i grandi protagonisti di questa collezione speciale, così come il pattern a righe, altra firma imprescindibile dello stile Midali. Insieme, da sempre, contribuiscono alla vestibilità di abiti pensati per esaltare tutti i corpi femminili, un concetto che da sempre accompagna il lavoro del designer, uno dei primi in assoluto a concepire una moda pensata davvero per le donne.



Fondatore del brand omonimo, Martino Midali nasce nel 1952 a Mignete, nel Lodigiano. Fin dal principio della sua carriera si è distinto nel panorama fashion della Milano degli anni Settanta e Ottanta per la sua mission fortemente legata al valore dell’inclusività, che correva di pari passo alla necessità di vestire in modo comodo una donna forte, libera ed emancipata, anticipando di fatto i tempi attuali, dominati dall’athleisure e da capi fluidi o sportivi.
Fu proprio nel capoluogo lombardo che il designer-imprenditore, da sempre attento e osservatore dei trend, intuì l’innovazione della maglieria e del jersey per creare un prêt-à-porter fatto di capispalla morbidi effetto cocoon, gonne e pantaloni.
Iniziò a disegnare le prime t-shirt ispirate alla pop e alla street culture, diventando per le sue clienti e per la stampa il “Mago della t-shirt”, ma anche il “Re della maglia”, grazie a uno stile fortemente riconoscibile in entrambi le categorie. Ma soprattutto, fu il primo a inserire l’elastico in vita ai capi nei gloriosi e sfavillanti 80s.
Midali ha inoltre pubblicato il libro biografico “La stoffa della mia vita”, curato dalla giornalista Cinzia Alibrandi, firma di The Way Magazine. Un progetto ispirato dalle parole di un’affezionata cliente, con ogni capitolo dedicato alle tappe del trasversale percorso creativo. Un viaggio alla scoperta dei ricordi più emozionanti e destinato a continuare.