In una location ancora non aperta al pubblico nell’avveniristico quartiere di City Life, Jil Sander ha mandato in passerella modelle semplici e vestite in abiti lineare, anche se a ben guardare la collezione si rivela un insieme estremamente complesso di contrasti e nuance.
A Milano Moda Donna per il brand essenziale per eccellenza si sono visti abiti con l’anima. Jil Sander è anima, sensibilità, umanità. È qualità. È design essenziale, è un approccio agli abiti e ai prodotti puro e sofisticato. È trovare il delicato equilibrio tra perfezione e imperfezione. Più di ogni altra cosa, è parte essenziale della vita che abbraccia l’arte, la musica, il cinema, l’architettura, la spiritualità e la coscienza.
Lucie e Luke Meier si sono perfettamente adeguati al mood che il nome per cui disegnano implica e hanno creato la loro prima sfilata per Jil Sander primavera/estate 2018 con sensibilità e purezza unita a un modus operandi moderno e innovativo.
Guardando gli abiti la celebrazione per la natura e il tocco umano è evidente, come la scelta della location, Citylife Shopping District che aprirà al pubblico il prossimo 30 novembre. Secondo gli organizzatori una creazione dell’uomo che ricorda la magnificenza della natura.
Una palette pura di bianchi uniti al blu navy, cammello e nero rimanda ai codici Jil Sander, mentre i colori vivaci danno forza alla maglieria voluminosa. La tradizionale camicia in popelin è stata rivisitata in più versioni; nuovi approcci alla manifattura dei capi si manifestano entrando in contrasto con i drappi leggeri e ariosi; le tradizionali camicie morbide e funzionali connettono la funzionalità maschile ai volumi femminili; l’artigianalità è essenziale in rapporto alla preziosità del macramè e i dettagli ricamati a mano.
Il risultato è essere riusciti a donare emotività agli abiti. Sono stati realizzati per vivere e prendere parte alla vita reale.