Le iniziative per Leonardo500 a Milano non smettono di stupire. Ora è la volta delle “sculture di tessuto” ispirate al genoo di Leonardo, realizzate dagli artigiani della grande moda italiana. Ma non solo: per la mostra “Leonardo Prigioniero del Volo” a Palazzo Morando (dall’11 dicembre 2019 al 5 gennaio 2020) sono scesi in campo artisti, pittori, un gruppo di deteneuti di Milano-Bollate impegnati in progetti sartoriali e gli allievi dell’istituto Il Teatro della Moda.
Alessandro D’Ambra, fashion designer e uno dei fondatori della scuola Teatro della Moda con Antonio Depriori, Daniela D’Ambra, Elena Bega, Alessia Guarinelli ed Elena Ruggi, racconta così l’iniziativa: “Abbiamo selezionato dieci abiti realizzati dal laboratorio del carcere di Bollate. Un gruppo di detenuti ha realizzato gli abiti ispirati a Leonardo, altri 10 sono degli allievi scelti tra quelli più aderenti al tema, tra i frequentatori de Il teatro della moda. E altri 10 sono ospiti, tra stilisti emergenti ed affermati dall’estero e dall’Italia”.
Teatro della moda ha curato la parte artistica e la supervisione tecnica “Abbiamo voluto mantenere un trait d’union tra l’opera geniale o pittorica di Leonardo e le creazioni della moda che potessero rappresentarle al meglio”.
La forma d’arte visiva tramutata in realizzazione tridimensionale è cosa di non poco conto: “L’aspetto dimensionale è stato particolarmente ambizioso. Si tratta di un’ispirazione che chi conosce l’opera del genio sicuramente ritroverà nelle tracce di questi abiti, che sembrano delle sculture molto scenografiche. Le opere pittoriche sono dipinti riproposti sugli abiti e quindi più immediati”.
La mostra collettiva che raduna diversi stilisti, progettisti, modellisti e pittori per rendere omaggio al grande genio inventore Leonardo da Vinci fa vedere la moda come collante dell’arte in tutto il mondo. Le figure geometriche, le tracce, e tecniche di alta sartoria saranno abbinate alla gamma dei colori delle stoffe e delle pitture, matite e grassetto che si lasceranno trasportare dai pennelli che disegnano il desidero di Leonardo: «volare», rendendolo prigioniero del proprio sogno, un prigioniero che visse in un periodo storico che non lo seppe capire. In questa mostra è nell’immaginario collettivo dove la creatività si fonde con il genio Leonardo da Vinci, le sue opere diventano opere di esposizione dell’arte della moda.
Quest’anno si celebra il 500mo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, straordinario scienziato e artista. Ha creato e continua a creare tendenza, come quella della intercultura sociale. Il suo valore e il personaggio stesso sono un simbolo di collegamento e interazione tra culture diverse con la caratteristiche di risultare atemporale e di riconoscimento immediato a livello mondiale. Ecco perché la II Casa di reclusione di Milano – Bollate, nota per essere un’istituzione modello in materia di rieducazione e re-inserimento sociale, ha voluto che i suoi detenuti, in qualità di soggetti attivi della società, partecipassero.

Il Teatro della Moda è una scuola milanese (via Rancati 24/A, Turro) specializzata nell’alta sartoria artigianale italiana. Milanese di nascita e di vocazione ma di ispirazione parigina, il Teatro della Moda raccoglie l’eredità dell’Haute Couture francese, con un’attenzione costante alle tendenze più attuali, e punta a formare artigiani finiti, secondo la grande tradizione della sartoria italiana. In una location accogliente e dinamica, un vero e proprio laboratorio, il Teatro della Moda accoglie i suoi allievi e li accompagna passo dopo passo lungo tutto il percorso formativo, attraverso un esclusivo metodo teorico-pratico, che unisce a solide basi teoriche una continua attenzione alla confezione e alle rifiniture curate fin nel minimo dettaglio.