Haute Future Fashion Academy è un’innovativa realtà formativa di alto livello nel settore High End Luxury Fashion e Concept Design, l’unica scuola italiana specializzata di Haute Couture.
Da Milano, il luogo di formazione dei direttori creativi del domani, promuove la manualità e la creatività in ogni sua manifestazione. E di ricerca si è trattato recentemente, quando l’accademia ha messo in atto il know-how dei giovani stilisti che hanno portato nella Milano Fashion Week un display delle loro conoscenze con la sfilata Opium.
Abbiamo visto il setting e il vero spettacolo che questi abiti usciti dalle aule della Haute Future Fashion Academy sanno creare. Il fare moda significa soprattutto assecondare i sogni, quelli degli acquirenti, e quelli fantasiosi dei ragazzi che devono esprimersi con la ricerca artistica senza limiti. Per questo la collezione d’alta moda per l’inverno prossimo è dedicata alla città dei sogni, Milano, che come vedete dalle foto scattate nel magnifico Palazzo Visconti, è immaginata come una “signora” ammaliatrice, maestra di eleganza e musa sopraffina di creatività”.
Per la prima volta l’essenza di una città racchiusa in una collezione genera vigore e dolcezza, determinazione e accoglienza, eleganza e raffinatezza. Si evince dallo stile lo strutturato del Gotico, attraversa il nostalgico dell’Art Nouveau e l’armonia dei conflitti dell’Art Deco e Futurismo. La chiave di lettura è la fusione tra oriente e occidente, e per questo Milano costituisce un perfetto punto di vista. Nei 36 outfit di altissima qualità artigianale, abbiamo visto ricami a mano, originalità che hanno impegnato per 4 mesi 24 persone nella realizzazione di autentiche espressioni artistiche.
Per l’evento, anche la musica è stata pensata e realizzata per andare in accordo al mood della moda presentata. L’ha composta e suonata Philip Abussi, un talento della nostra musica contemporanea che da sound designer aperto a tutte le possibili veicolazioni delle sue creazioni ora ha lanciato un EP proprio dal nome Opium. Anita Falcetta descrive così il sonoro della sfilata: “Rapiti dalla fragranza sonora delle nuances orientali, dalla Mesopotamia all’Egitto, dall’India alla Cina, la musica ci conduce in luoghi lontani, accarezza i preziosi tessuti fluttuanti nell’aria, ne accompagna il movimento”.
Il target di questi abiti che vedete, è dichiarato dagli studenti così: Red Carpet, High Society Events, A-List Celebrities, Really Understanding Persons. I materiali privilegiati sono la seta, lo chiffon, il raso, la duchesse e l’organza con effetto riflettente, cangiante e splendente. Pietre naturali e ricami d’autore fatti a mano. I colori primari, il rosso e il gold e il black diamond sono i più utilizzati.
La sfilata è stata la metafora perfetta della più alta creatività Made in Italy e maestria del Made in Italy, frutto dei corsi che la HFFA attiva nel suo campus di via Santa Marta a Milano, nel cuore dell’elegante distretto delle 5vie. Una visita alla location ha un valore in sé: sorge tra le mura dello storico Istituto SIAM, Società di Incoraggiamento Arti e Mestieri, il più antico centro di formazione in Italia, custodisce la celebre Biblioteca Carlo Cattaneo, che raccoglie più di 6500 testi e manoscritti risalenti al Settecento.
Gli abiti in foto sono creati dagli studenti di Master in Art Direction for Fashion Design & Haute Couture: Arianna Cortese, Nina Fedorova, Isabella Vasconcelos, Carina Sary, Rebecca Scott, Tato Oragvelidze, Ameta Maulidiya