Daniele Calcaterra, designer milanese ha pensato a un “Secret garden” per suggestionare i compratori dei suoi abiti per la prossima estate. E che eleganza ne è derivata. La vegetazione irrompe spontanea, si fa spazio tra mura e cemento, ricopre luoghi nascosti e abbandonati, ma ancora carichi di emozioni. La primavera-estate CALCATERRA nasce così, materializzandosi in un giardino segreto, sbocciato quasi per caso.
Lo stile “senza sforzo” si aggira per l’’intera collezione che respira, vive tra rami selvaggi e cemento abbandonato che ha il sapore di antiche spoglie industriali. Figure diafane e leggere si muovono come in un’altra dimensione, dove colore, volume e materia acquistano nuove proporzioni.
Le superfici nobili della seta, del lino, del cotone si trasformano, diventano “materia nuova” grazie ai finissaggi esclusivi che sono alla base della ricerca stilistica del brand. La seta acquista la leggerezza croccante della carta creando forme aeree e voluttuose. Il cotone si fa tecnico e sagomato, esasperando la geometria delle linee.
Cromatismi inattesi e freschi siderali animano la palette colori che si muove dal rosa glaciale al vaniglia, mentre il verde petrolio si fa vitreo e acquoso, accendendosi accanto al delicato paglierino. La buccia del Tarocco e il grigio lavico si alternano in un gioco tra il colore e il suo opposto.
E’ l’ambiente industriale e la sua archeologia il nuovo ideale di botanica rinascita, il“Giardino Segreto” dove la natura irrompe creando equilibri e paesaggi rinnovati. I suoni si mischiano ai rumori creando nuovo ritmo e nuova musica, accompagnando lo sguardo tra volumi anni novanta ed eleganza anni 30, nell’eterno oscillare del tempo.
«In mezzo all’erba, sotto gli alberi, nei vasi grigi delle nicchie, si scorgevano pennellate bianche, d’oro, di porpora; sopra la sua testa gli alberi erano rosa e bianchi, e ovunque si udivano battiti d’ali, suoni flautati, ronzii, dolci profumi»
Frances Hodgson Burnett, The Secret Garden