La svolta eco contagia la moda e a Milano si sono svolti i primi Green Carpet Fashion Awards.
Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI), in collaborazione con Eco-Age, ha premiato al Teatro alla Scala, sia stilisti affermati che talenti emergenti che si sono distinti nell’attenzione all’ambiente.

Chopard, il produttore di gioielli di lusso, è stato partner con il design dei trofei vinti dalle celebrità creato appositamente da Caroline Scheufele, co-presidente e direttore creativo di Chopard. I premi in oro, che richiamano i melograni (simbolo di sostenibilità) sono stati certificati sostenibili e arrivano direttamente dai laboratori della maison, parte del programma Journey To Sustainable Luxury da tempo avviato.
Chiara Vigo del brand Bisso, vero simbolo del made in Italy della seta, è la prima destinataria del premio Green Carpet Fashion Awards Artisanal Laureate 2017.
“Creare il trofeo è stato un onore – dice Caroline Scheufele – è allineato con i nostri valori ed esalta tutta la catena di fornitori che si impegnano nel rispetto ambientale”.

Livia Firth, fondatrice di Eco-Age Founder e suo direttore creativo auspica che “il premio metta in risalto la capacità di creare di tutte le persone che stanno dietro all’industria italiana della moda”: Per Carlo Capasa, presidente di Camera Moda “il progetto include la sostenibilità come parte integrante della nostra strategia, porta energia che sarà lunga e produttiva”.
In alto, in foto, i cinque finalisti della sezione “talent”. Sotto, Brunello Cucinelli ha vinto il premio Community & Social Justice, ricevendolo dall’attore Colin Firth

Marco Bizzarri di Gucci ha ricevuto il premio Supply Chain Innovator, Amber Valletta ha consegnato il premio per produttore sostenibile a Maximilian Canepa di Taroni. Arrivata anche Naomi Campbell per premiare Tiziano Guardini come designer emergente (premio intitolato a Franca Sozzani).
Alessandro Roja ha consegnato il premio sostenibile a Paolo Zegna.

Raramente assieme, ma per i premi green alla Scala hanno fatto un’eccezione, i quattro grandi rimasti del made in Italy: con Colin Firth ci sono in foto d’apertura ci sono Giorgio Armani, Miuccia Prada, Pierpaolo Piccioli, Alessandro Michele (gli ultimi due in rappresentanza dei brand Valentino e Gucci). Accanto ai mostri sacri dell’industria, Michele è stato definito l’italiano di moda più influente al mondo.
