La connessione tra natura e cultura è radicata nello spirito Giada visto attraverso gli occhi di Gabriele Colangelo. L’idea del marchio che ha fatto del fashion design minimale, elegante e moderno un mantra, è quella di esprimere un approccio alla femminilità pura e innovativa. Per la collezione autunno-inverno 2023/24, il marchio di moda fondato nel 2001 a Milano da Rosanna Daolio e acquistata dall’azienda cinese Redstone Haute Couture nel 2011, con la purezza dello stile ideato da Colangelo, esplora il mondo delle ombre, delle impressioni e delle rifrazioni: il modo in cui la luce interagisce con la materia, disegnando motivi sulle superfici, dando profondità, movimento, brillantezza a forme di pura grazia architettonica. Il linguaggio distintivo di Giada, fatto di semplicità emozionale e vibrante, acquisisce ulteriori sfumature, in una nuova iterazione del dialogo tra forma e materia che è sia pittorica che intensamente tattile. E queste sono le suggestioni che si ritrovano anche nel punto vendita in Via Monte Napoleone a Milano, con l’interno disegnato da Claudio Silvestrin aperto 10 anni fa.
La silhouette scultorea segue dolcemente le curve del corpo nella collezione del prossimo autunno. I volumi sono tondi e grandi sopra, con maniche circolari e forme ovali che si restringono in basso, oppure piccoli in alto per aprirsi in gonne arrotondate.
In passerella si sono visti cappotti in maglia con effetti di sovrapposizione che mettono in evidenza le spalle, le mantelle avvolgono il corpo, mentre pizzi irregolari creano impalpabili giochi di ombre su tutta la figura. La verticalità della linea è mossa da un focus sulla matericità: plissettature metalliche agugliate con cashmere, velluti devorè con effetti degradè. Si è visto anche per la prima volta per il marchio, il ricamo che crea linee botaniche su maglia metallica. Gli abiti, lunghi come corti, sono protagonisti, e così la maglia. Una certa sensualità emerge dalle fumature e pieghe che voluttuosamente aggiungono movimento.
La palette cromatica si riduce ai toni del bianco, del nero, del beige, con accenti di grigio ametista e tocchi luminosi di mandarino. Le texture fluiscono dal cashmere e lana, al velluto, alla seta metallizzata, alla maglia, alla nappa. Sfumature di colore e forma proseguono negli accessori: collane e orecchini realizzati con strisce ondulate di vetro di Murano; perle metallizzate con effetti ombré. La nuova borsa Aurora ha un contorno morbido, mentre la pochette Crystal ha un appeal minerale. Stivali e décolleté hanno tacchi metallici curvi.
