Franco, il sarto dalle linee semplici non è solo il titolo di un pregevole libro appena pubblicato. C’è stato un momento nel 900 in cui Milano e la moda italiana si sono affermati per primi nell’immaginario globale dell’eleganza. La moda italiana ha il suo momento di svolta e di affermazione a livello internazionale tra gli anni Cinquanta e Settanta, grazie alla creatività e alla raffinatezza sartoriale di professionisti non sempre riconosciuti dal grande pubblico e dagli storici del settore.
Protagonista di questo volume è Francesco Fracchiolla, giunto a Milano nel 1952 da Gravina in Puglia, che inizia a lavorare presso importanti sartorie maschili e femminili. Nel 1968, con il nome Franco, apre la sua casa di moda, che diventa immediatamente punto di riferimento per una raffinata clientela milanese e nazionale. Le sue collezioni, presentate a Palazzo Pitti e alla Camera Nazionale dell’Alta Moda Italiana, entrano nella storia della haute couture, caratterizzate da uno stile semplice, risultato di una sapiente lavorazione e di un perfetto equilibrio di armonia ed eleganza.
Il volume, frutto del riordino e dello studio dell’archivio del sarto, restituisce nella sua completezza la figura e lo stile di Fracchiolla e rappresenta un ulteriore e significativo passo in avanti nella ricostruzione storica di quel variegato panorama di realtà produttive che hanno reso Milano una delle capitali internazionali della moda.

La storia illustrata ripercorre l’intera produzione dell’atelier Franco dai suoi esordi nel 1968 agli anni novanta. Pagine a colori come sfilate di moda presentano gli abiti icona della sua linea, mentre una ricca documentazione, costituita da riviste, pagine di giornale, fotografie d’autore, accompagna un’esaustiva ricostruzione della vicenda biografica e professionale di Francesco Fracchiolla. Introduce il volume un’attenta analisi della nascita del sistema moda nella Milano degli anni cinquanta e sessanta, contesto nel quale si colloca il successo di Franco.
La linea sobria e la pulizia del taglio rappresentano la cifra dello stile sartoriale di Franco, specie negli anni 60, che si distingue anche per l’uso sapiente del tessuto e del colore. La cliente ideale di Franco indossa abiti pratici e funzionali la mattina, sobri ed eleganti il pomeriggio, raffinati e seducenti la sera. I colori, sempre intensi, vivaci o pastello, mettono in risalto la perfezione dei dettagli e dell’intero capo.
Le collezioni anni Ottanta e Novanta segnano il passaggio dai palcoscenici di Firenze e Roma all’ambiente più raccolto dell’atelier di via della Spiga. I suoi défilé diventano un appuntamento molto atteso dalle numerose clienti milanesi e non solo. Nel corso degli anni, Franco consolida i rapporti con una clientela che trova nel suo show room proposte portabili ma originali, le linee si fanno più morbide e le stoffe propongono nuove fantasie – a righe, a pois, floreali – stampate su tessuti leggeri, tra i quali la pura seta naturale di grande freschezza. Ai colori decisi e vivaci si contrappongono geometrie in bianco e nero abbinate a un taglio sapientemente studiato per suscitare inattesi effetti di movimento.
Il libro è stato realizzato da Maria Canella dottore di ricerca in Storia della società europea, docente di “Storia e documentazione della moda” presso l’Università degli Studi di Milano, ed Elena Puccinelli, storica e archivista, membro del centro MIC Moda Immagine Consumi dell’Università degli Studi di Milano.
FRANCO, il sarto dalle linee semplici
di Maria Canella e Elena Puccinelli Edizioni Nexo, Milano 2017