Falconeri, brand elegante e contemporaneo, ha invitato i suoi ospiti al suo primo Fashion Show nella città meneghina, per intraprendere un viaggio alla scoperta dell’essenza stessa del cashmere e delle sue radici più profonde. Lo spazio alla Fonderia Macchi è stato allestito a metafora delle varie fasi del viaggio del cashmere: dalla ricerca della materia prima alle lavorazioni, ai rocchetti di filati, ogni installazione ha portato l’ospite ad essere avvolto in un’atmosfera calda e unica. Il brand ha regalato un’esperienza immersiva fatta di sapori, colori, profumi e melodie capaci di risvegliare i sensi nel racconto del percorso dei suoi filati.
Lungo un fil-rouge ideale, che per l’occasione è diventato un filo di cashmere, sono stati svelati i segreti di una fibra affascinante e magica. E il catering a tema Mongolia curato da Violamorlino ha contribuito a sostenere questo ricercato mood orientale.
Lo spazio allestito a metafora delle varie fasi del viaggio del cashmere: dalla ricerca della materia prima alle lavorazioni, ai rocchetti di filati, ogni installazione ha portato l’ospite ad essere avvolto in un’atmosfera calda e unica.
Alla luce di soffuse lanterne l’esperienza immersiva è iniziata accarezzando il fiocco di cashmere, adagiato dentro balle di iuta.
Le nuove profumazioni del brand hanno abbracciato i colori della nuova palette, che sfilavano in passerella nelle nuove creazioni dei responsabili uffici stile Giulia Sartini e Pierangelo Fenzi. Sulla passerella, al centro della sala, il filato si è confermato protagonista indiscusso, accompagnando il passaggio dei capi firmati Falconeri con un morbido gioco di cashmere che ha abbracciato i modelli.
Il brand che ha fatto della dedizione nella ricerca dei materiali più pregiati il suo tratto distintivo viaggia direttamente fino alla lontana Mongolia e Inner Mongolia per selezionare le migliori fibre di cashmere, regalando così un’esperienza democratica del lusso.
Il Superior Cashmere di Falconeri parte infatti dall’Asia, attraverso una selezione accurata di filatura Duvet, la peluria più sottile e pregiata delle capre Hircus. Da qui il fiocco di cashmere prende il volo e giunge in Italia a Biella per essere filato e concludere il suo viaggio ad Avio, sede dello stabilimento Falconeri, dove il rocchetto prende la forma del capo. In questa attenzione alla materia prima, oltre a quella per le lavorazioni, ritroviamo la vera essenza del DNA Falconeri.
Un percorso sensoriale che nasce dall’unione della storia unica che da sempre caratterizza Falconeri e l’expertise di Laccio, Direttore Creativo dell’evento, che, con la stessa abilità di un sarto, ha saputo creare un ambiente capace di vestire perfettamente gli ideali del brand.