Se di tensioni e di equilibrio ci alimentiamo, tanto vale sfruttare la dicotomia anche nello stile della moda da indossare. E per Ermanno Scervino l’autunno 2021 sarà armonia di contrasti: espressione di una visione personale che guarda in avanti custodendo attenzione al dettaglio e gusto della più squisita manualità, in una ricerca continua di bellezza. Una bellezza mai statica, mai chiusa in una formula, al contrario in costante divenire. Una bellezza che scaturisce da frizioni gentili, come si vede dalle foto della collezione pre-fall 2021 del marchio fiorentino: i pizzi più delicati abbinati ai boots robusti, oppure il tailoring mascolino che scolpisce una silhouette a clessidra sensuale e voluttuosa.
Il “Made in Florence” è indissolubilmente legato al DNA del brand: un insieme di valori dati dalla tradizione, dalla sartorialità e dalle competenze tecniche che, oggi più che mai, rappresentano la ricchezza di Firenze, della Toscana, del Made in Italy.
Ermanno Scervino lavora al servizio della bellezza femminile vestendo le donne di oggi, sensuali e grintose, ma mai volgari. Questo è l’obiettivo dello stilista che ha vestito Cher per il flm “Un tè con Mussolini” (Franco Zeffirelli, 1999) arrivando poi al cuore delle celebrities di tutto il mondo. Un’eleganza che lui stesso defnisce “rock-couture”, espressa dalle giovani élite metropolitane di oggi, dinamiche e in continua evoluzione. La donna di Ermanno Scervino può essere madre, business woman o stella da red carpet: la tensione tra maschile e femminile è il primo principio della dinamica stilistica di Ermanno Scervino: un dialogo mercuriale e fluido che si concretizza in infinite permutazioni, in un continuo passaggio di tessuti sartoriali su silhouette muliebri, di pattern seducenti sul tailoring dal taglio preciso. I check e i galles, questa stagione, sono usati in allover su interi outfit: sui blazer allungati, i top, le gonne corte e i leggings, creando effetti di colorblock optical. Le giacche e i cappotti dalla linea irremissibile sono
trasfigurati dell’animalier, dalla ricchezza tattile del velluto, mentre i cappotti e i caban dal sapore marina hanno volumi avvolgenti, cappucci nautici, dettagli pratici.
Il piumino è indossato con il top guepiere e la gonna a tubo; il paletot over sull’abito a balze di pizzo. Frange e ricami percorrono i pullover e l’outerwear di maglia. Pizzi, bouclè, tweed, chiffon, velluti si amalgamano con sapienza, creando contrappunti di texture che accompagnano un percorso cromatico pervaso dal bianco e dal nero, da soli o mescolati, con tocchi di giallo, di azzurro, di verde e lampi di maculato.
Il risultato è una armonia di contrasti che celebra l’unicità della donna, la sua capacità di vivere il presente con consapevolezza ma senza nostalgie.
Il savoir faire dialoga con la sperimentazione creativa e l’avanguardia tecnologica nel segno dell’eccellenza anche per la maglieria. L’alta qualità dei materiali, lo studio di soluzioni stilistiche innovative e la realizzazione secondo tecniche della tradizione artigianale danno vita a capi in maglia dal sapore couture. Filati pregiati come il cashmere si combinano ad inserti, intarsi e ricami per un nuovo codice di eleganza dal gusto internazionale e senza tempo.