Il Kazakhstan è un Paese in rapido sviluppo economico e nel 2017 ospiterà finanche un’Esposizione Internazionale dedicata all’energia del futuro.
L’ex repubblica sovietica, indipendente dal 1991, si è presentata all’Occidente a Expo 2015 di Milano con un padiglione molto articolato sulla sua storia di Paese sulla via della seta (quello del video interattivo che faceva “planare” gli spettatori sulle sue città).
A svelarci un nuovo volto del Kazakhstan è oggi Gianni Foraboschi, reporter italiano collezionista d’arte russa e grande conoscitore del Paese, che è la nazione senza accesso al mare più grande del mondo.
“Conosco la Russia e le sue lingue – dice a The Way Magazine il fotografo – e ho realizzato in Kazakhstan una personale con catalogo che è andata in tour in tutto il Paese. È una terra ricca di contraddizioni e di passaggio, infatti anche nell’estetica delle donne che ho fotografato si percepisce il crocevia etnico che questa gente ha ereditato fino ai giorni nostri”.
Le foto che vedete in questo articolo provengono dal progetto di Foraboschi Beauties From The Silk Road e si vedono per la prima volta in Italia. Ritraggono Kilim Anel, una modella diciottenne di Almaty, la città che è il cuore culturale ed economico del grande Paese ex sovietico, l’alter ego della capitale Astana. Ad Almaty si svolge ad aprile la Kazakhstan fashion week, anche se nell’ultima edizione ha traslocato ad Astana.
I SOGNI – Proviamo a interpretare i sogni di una generazione di giovani attraverso le parole di Anel. “Qui studiamo diverse lingue, io ho terminato il liceo Turco-Kazako, sono studentessa al secondo anno della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Kazako-Nazionale “Al-Farabi”. Per me la conoscenza delle lingue straniere è una necessità perché sin da piccola sognavo di vivere all’estero! Conosco il turco, l’inglese, il russo e il kazako. Molti giovani qui sono poliglotti. E cercando di concretizzare questo sogno nella realtà, ho iniziato la mia crescita personale imparando le lingue. Ma anche l’arte mi ha sempre affascinato. Mi sono occupata di canto sin dalle scuole elementari, pertanto il repertorio era sempre pieno di canzoni contemporanee”.
La passione per l’estero Anel l’ha conciliata anche con altri interessi: “Nel mondo delle modelle sono capitata, posso dire, all’eta’ di 5 anni. La mamma mi accompagnava sin dall’infanzia a diversi concorsi, legati alla creatività e alla bellezza. E così sono arrivata alla finale di “Miss Incanto”. E il primo giro di questo concorso consisteva in un casting di fotografie. Fu esattamente allora che le persone competenti dissero alla mamma che possedevo una dote naturale, un particolare splendore negli occhi e la capacità di posare davanti alla fotocamera. Questa caratteristica voglio mantenerla ancora oggi”.
Gianni Foraboschi ci dice che, nonostante la sua vocazione per il reportage l’abbia portato in vari posti remoti, il lavoro di ritratti che ha fatto in Kazakhstan è uno dei più “stimolanti e interessanti” che gli sia capitato di fare. Era stato chiamato tra il 2015 e il 2016 da Raisa Raimbekova, una delle stiliste più in voga sia per la moda tradizionale che moderna. “Quando sono arrivato pensavo di aver sbagliato tutto, l’atmosfera e l’organizzazione era molto spartana e le attrezzature poverissime. Ma poi tra tante ho individuato Anel e credo di averci visto giusto”.
Le foto che vedete sono state scattate nel golf club cittadino e Anel risplende come una stella tra le sue colleghe. “Sono tornato a casa ricco di emozioni – ci racconta Foraboschi ricordando il photoshoot – e ora Anel è in partenza per l’Italia per sostenere casting con le case di moda milanesi”.
Anel, che si dedica tuttora al canto e pratica regolarmente il tennis, ha un contratto con l’agenzia di Almaty Eat Models da un paio d’anni. “Nel 2016 sono stata selezionata per la finale del concorso di bellezza “Miss Almaty” e credo che questa sia la mia direzione. A mio parere il canone nella moda viene dettato dagli stilisti occidentali, in quanto sono loro a formare le nuove tendenze e a dettare le regole, quindi per me l’Italia rappresenta il sogno e anche l’approdo”.
Anel dice di avere un motto: “Cercare incessantemente dentro di sé il potenziale delle proprie possibilità e non semplicemente limitarsi ad una specialità, ma manifestare sè stessi come personalità creativa”.
Le letture che Anel ha fatto dei magazine occidentali (ci cita Vogue, Marie Claire, Harper’s Bazaar, Burda, ELLE) hanno fruttato una grande consapevolezza del mondo della moda visto da questa parte del mondo. “Al giorno d’oggi la parola “moda” viene associata immancabilmente all’Italia. Il vostro Paese ci ha dato una tale quantità di stilisti famosi, di case di moda e di boutique, per cui sembra proprio che l’alta qualità del design, in maniera evidente o nascosta, da voi sia sempre esistita. Le quattro pietre miliari della moda italiana a mio avviso sono: la qualità, l’eleganza, il comfort e la fantasia. Per me è la casa della moda mondiale, anche per la cosmesi e gli accessori”.
Anel cita Prada, Armani, Valentino, Gucci, Versace, Dolce & Gabbana, Roberto Cavalli, Max Mara tra i suoi brand preferiti. E la sua conoscenza è anche confortata da un grande movimento di opinione favorevole al made in Italy che c’è da qualche anno in Kazakhstan. I designer nazionali citano apertamente gli italiani e parecchie missioni (specialmente in ambito calzaturiero) hanno visto protagonisti i nostri imprenditori presso le rappresentanze locali. Con la fascia media della popolazione sempre più affamata di stile italiano, il cerchio di scambio vicendevole sembra chiudersi a perfezione. “L’industria della moda in Kazakistan si sta sviluppando rapidamente – dice Gianni Foraboschi – ed è questo un momento propizio per noi occidentali di scoprire queste bellezze vive, misteriose e lontane. E per loro di farsi avanti nel fashion system italiano”.
Per info sulla moda locale kfw.kz/