Una collezione che taglia il classico, e non necessariamente opera un taglio col classico, quella che Atsushi Nakashima ha portato a Milano per l’estate prossima.
A dare la sensazione di rispettosa reinventiva c’era in mezzo alle modelle in passerella anche Arisa, la cantante che dalla voce classica del belcanto italiano, tenta sempre nuove strade lontane dalla sua formazione. Basti pensare al successo estivo L’Esercito del Selfie, che è un nuovo inedito capitolo della sua traiettoria artistica. E alla nuova linfa che ha attribuito a Controvento, la sua hit sanremese di qualche anno fa.
Come la cantante, anche lo stilista che ormai conta un nutrito affezionato pubblico qui in Italia, taglia capi classici (un trench coat, un parka, una giacca in denim o una felpa con cappuccio) sul corpo e e li adatta liberamente con l’uso di chiusure lampo. Le forme geometriche sono ricostruzioni delle linee corpo di chi le indossa e funzionano sia slanciate che svasate, pulite e dirette, con pochi orpelli e tanto utilizzo di colori e materiali diversi sulla stessa persona.
Laureato nel 2001 presso il Nagoya Fashion College, Atsushi è uno dei più talentuosi stilisti della nuova ondata giapponese, scoperto nel 2003 come vincitore dell’Onward Fashion Grand Prix, che gli valse un posto da assistente di Jean Paul Gaultier. Dal 2011 è a capo del suo omonimo marchio fashion.
Tsuyoshi Domoto ha creato appositamente la musica che ha fatto da sottofondo alla applaudita sfilata. Il cantante e compositore è una vera celebrità in Giappone, avendo fatto tanta musica e tanta tv dal suo esordio nel 1991.