Una capsule collection di moda cantata e movimentata da un’esibizione di una cantante lirica all’interno di una manifestazione artistica teatrale. In chiave contemporanea Alfred Ejlli ha trasposto quelle sensazioni in una visione di moda, nella sua sfilata per il brand Regjina che ha incantato l’8 marzo i presenti all’happening organizzato a Milano. Attraverso la danza sono stati presentati kaftani per lui e per lei, per la prima volta assieme. “Da direttore creativo di Regjina – dice Alfred – sentivo il bisogno di aggiungere accanto agli abiti femminili anche qualcosa che potesse andare per gli uomini. Era anche un’esigenza che il pubblico aspettava, una collezione dedicata agli uomini un desiderio che ho condiviso con mia sorella Vera. Lei ha iniziato a disegnare i cartamodelli e oggi sono qui, davanti a noi realizzati”.



Per simboleggiare il contatto con la terra madre, il direttore creativo ha voluto i modelli scalzi in passerella.
Ejlli racconta: “Sono abiti cantati perché mia madre nell’anima ha sempre portato la musica mentre lavorava al telaio. La sua musicalità me la sono portata a mia volta dietro, per questo ho scelto la musica albanese per la performance di Andrea Cataldo e Stefania Ristoro. Si tratta di un inno all’amore dal titolo “Te Dua” (Ti amo, in italiano). Un amore pulito, l’amore per l’altro. Il brivido ed emozione dei cinque kaftani si sono sposati con l’ambientazione teatrale che ho voluto per questa anteprima. La collezione completa verrà presentata nella Milano Fashion Week di settembre 2022″.



Rosanna Dambrosio, pianista, racconta così delle sue emozioni: “Sono rimasta colpita dalla passione con cui Alfred Ejlli porta avanti il suo progetto moda Regjina, dove tradizione, artigianato e arte albanese si fondono nella produzione di abiti impreziositi da significati di vita familiare vissuta in prima persona. Alfred ricorda la mamma, abile artigina che ha realizzato abiti teatrali, nella sua città nativa Shkoder (Scuteri). Inoltre pieno di commozione, ricorda eventi di guerra in Albania vissuti con la sorella in procinto di partorire nel 1997. Abiti esclusivi, unici, realizzati con preziosi tessuti al telaio a mano. Sono contenta del mio tributo musicale, assieme al soprano Angela Lisciandra, nella riuscita di questa speciale sfilata, in una locazione particolare e suggestiva. Una serata con fusione di arti, arricchita da installazioni di Riccardo Stellini e dalla performance del ballerino Andrea Cataldo, salentino, già nella compagnia Shameless e della performance teatrale di Stefania Ristoro”.

Le arie riproposte sono state quelle di Giacomo Puccini “O mio babbino caro,” e “Ave Maria” di Charles Gounod, tributo alle vittime della guerra in corso in Ucraina.
Alfred Ejllii racconta: “L’evento è stata un’occasione per sottolineare la giornata dell’8 marzo che mi ha ispirato la scelta delle note musicali, e ho dedicato un momento di ricordo e tributo alla gente di Ucraina, con una modella, Elisa che ha parlato in lingua madre pronunciando la frase “svobodu ukrayini”, libertà all’Ucraina. scandita all’unisono in italiano da tutti i partecipanti”.

Per Regjina qui, per Alfred Ejlli qui
Fotoservizio di Mattia Cai.