L’ispirazione della collezione autunno-inverno 2024/25 nasce dall’immagine senza tempo delle uniformi dei college inglesi, che Elisabetta Franchi ha reinterpretato partendo dall’estetica tom boy.
Si sono visti blasoni su maglie e accessori e anche l’ambientazione adatta al mood (una biblioteca) ha aumentato il senso di appartenenza dei modelli in passerella a una comunità di studentesse e intellettuali. L’uniforme viene raccontata con un tocco di trasgressione per esprimere la personalità unica di ogni donna, che si riconosce all’interno di una community ma senza omologarsi. La fusione di stili incarna il dualismo di una donna contemporanea e libera, che si muove con disinvoltura tra il silenzio della biblioteca ed il ritmo frenetico dei party, abbracciando con passione sia il fascino tradizionale della cultura accademica che il glamour della vita notturna.
Carine Roitfeld, che ha curato lo styling del fashion show a Milano Moda Donna edizione febbraio 2024, ha volutamente aggiunto un tocco notturno alla presentazione elitaria. Per dare l’idea di una donna che ama il rigore (e i calzini maschili) che però non rinuncia al divertimento, scoprendo per la sera l’estro creativo della libertà. E quindi contrasti accettati nella stessa sfilata della stilista bolognese sono diventati il tartan look e il luccichio notturno, gli stemmi impressi sui capi da preppy girl e le audaci gonne micro e i lunghi abiti da sera.