In 60 anni di attività Gian Paolo Barbieri ha portato il suo gusto per la fotografia di classe in giro per il mondo. Ed è un gusto che si rifà alle bellezze senza tempo e senza omologazione delle grandi donne soprattutto, tutte immortalate dall’artista milanese che a febbraio 2018 inaugura la sua fondazione.
L’ente è stato costituito nel 2016 in via Lattanzio a Milano, non lontano dalla Fondazione Prada, e promette di mettere a disposizione della città e del pubblico cosmopolita che la anima tutta la collezione immensa del fotografo celebre sin dal dopoguerra.
La Fondazione Gian Paolo Barbieri è un’istituzione culturale che opera nel settore delle arti visive e che persegue finalità di promozione della figura artistica del fondatore, delle sue opere fotografiche, dell’attività artistico-creativa nonché, più in generale, di promozione della fotografia storica e contemporanea e di ogni altra forma di espressione culturale nelle sue diverse realizzazioni.
Il tratto distintivo di Barbieri è stato sempre l’assoluto e impareggiabile setting per i suoi scatti in bianco e nero: acconciature, luci, vestiti. Tutto perfetto come se fosse a teatro. E una connessione c’è: nato nel centro di Milano nel 1938 da una famiglia di grossisti di tessuti, Barbieri muove subito i primi passi nell’ambito teatrale come attore e scenografo, prima di trasferirsi a Parigi nel 1962, dove assiste il celebre fotografo di Harper’s Bazaar, Tom Kublin.
Arrivano poi le più grandi riviste e modelle del boom del fashion system. Tutte sono passate dai suoi studi, da Sophia Loren a Iman a Monica Bellucci. Negli anni ’90, Barbieri inizia una sua ricerca antropologica nei paesi tropicali come Madagascar, Seychelles e Tahiti, mantenendo l’equilibrio delle forme e del movimento, e unendo il reportage con il glamour della fotografia di moda.
Classificato tra i quattordici migliori fotografi di moda nel mondo dall’autorevole rivista tedesca Stern, ha esposto a Palazzo Reale di Milano, al Victioria & Albert Museum e National Portrait Gallery di Londra, al Kunsforum di Vienna, al MAMM di Mosca e presso Erarta Museum of Contemporary Art di San Pietroburgo.
Il materiale conservato nell’archivio e prodotto da Barbieri nel corso di oltre 60 anni di carriera, contiene scatti di moda, personaggi iconici della società, ricerca antropologica, erotismo, paesaggi, still life e immagini di vita privata, per un totale di 910.000 negativi, 6.915 positivi, oltre 600.000 file digitali e più di 40.000 scatti inediti mai pubblicati.