Separare il successo di alcuni dei brand più esclusivi nel mondo dell’alta moda dallo straripante fascino degli stilisti che hanno contribuito a crearli, sarebbe un’impresa quasi impossibile. Come si può infatti separare il creatore dalla sua creazione? Probabilmente non si può.
Anzi, qualcuno potrebbe addirittura insinuare che la memoria popolare generalista si ricordi, spesso e volentieri, molto meglio delle storie leggendarie (vere o presunte) della vita di molti di questi personaggi, più che della collezione di questa o di quella stagione della moda. Un po’ come succede anche nel mondo dello sport, dove spesso gli atleti vengono ricordati più per la propria personalità eccentrica che per le imprese sportive in cui si sono resi protagonisti. La moda poi, come tutti sanno, ha regalato alla cultura popolare una serie di personaggi capaci di generare attorno a tutto il “business” un interesse tale, dall’avere avvicinato a questo mondo anche persone lontanissime da questo ambiente. Quanti di noi hanno effettivamente visto, tanto per citarne uno, almeno una sfilata di Valentino? Probabilmente meno di quelli che sarebbe dato aspettarsi, visto il livello di popolarità planetaria del personaggio.
Ecco alcune delle figure più iconiche della storia della moda.
Karl Lagerfeld
Seppur ci abbia lasciato solo alcuni mesi fa, dovranno passare interi secoli prima che la sua eredità artistica possa apparire anche solo sbiadita. Tedesco di nascita, il suo lavoro ha definito l’impronta stilistica di alcuni dei brand più iconici di sempre: da Chanel a Fendi, fino ad arrivare a Yves Saint Lauren. Negli anni ottanta fonda poi il suo primo brand personale “Lagerfeld”. Personalità a dir poco stravagante, è destinata a rimanere negli annali una sua frase nei confronti dell’utilizzo della tuta come scelta stilistica: “I pantaloni della tuta sono un segno di sconfitta. Avete perso il controllo della vostra vita se uscite con la tuta”.
Gianni Versace
Non che se ne sentisse il bisogno, ma il recente episodio della serie televisiva “American Crime Story” incentrata sui fatti che hanno portato alla sua prematura scomparsa a Miami, ha ribadito ancora una volta come Gianni Versace sia stato qualcosa di molto di più di uno stilista. Originario di Reggio Calabria, dove sono nati anche i fratelli Santo e Donatella (oggi è lei alla guida del brand), fonda la casa di moda Versace e inaugura un’estetica per i tempi incredibilmente rivoluzionaria, basata sull’immaginario visivo del mondo greco, romano e barocco. Nonostante ci sia un po’ di confusione a riguardo (spesso si è voluto attribuirgli un valore pseudo-femminista), anche la scelta della medusa, altro simbolo iconico dell’immaginario Versace, deriverebbe proprio da una “rovina” di marmo trovata dallo stesso Gianni in età infantile in Calabria.
Valentino
Valentino è il nome “artistico” di Valentino Garavani, uno dei più grandi stilisti di tutti i tempi. Originario di Voghera, si è formato a cavallo tra Milano e Parigi, dove ha saputo col tempo diventare un vero e proprio punto di riferimento per star e artisti di tutto il mondo. Come perfetta celebrazione del suo successo, infatti, nel 1971 Valentino viene addirittura ritratto da niente meno che Andy Warhol. A lui si deve poi anche la “creazione” di un nuovo colore, il “Rosso Valentino”, fortunatissimo risultato derivato dalla combinazione di porpora, carminio e rosso cadmio.
Nonostante si sia ritirato dalle scene nell’ormai lontano 2007, rimane tutt’ora fonte di ispirazione per i nuovi stilisti di tutto il mondo.
Coco Chanel
Considerati gli anni in cui raggiunse il successo, si può forse sostenere che Coco Chanel sia stata una delle icone più rivoluzionarie di questa industria? Certo che si può. A lei si deve, tra le altre cose, la rivoluzione estetica della donna nella società moderna: da mera osservatrice a “donna in carriera”. Famosissima anche una sua frase a riguardo: abbiamo “vestito donne inutili, oziose, donne a cui le cameriere dovevano infilare le maniche; invece, avevo ormai una clientela di donne attive. Bisogna potersi rimboccare le maniche.”
Come se non bastasse, Chanel inventa anche quella che è forse la collezione di profumi più famosa di tutti i tempi, resa celebre da quel “Chanel n° 5” che si dice fosse proprio la sua fragranza preferita.