Contrariamente a quanto si possa pensare, a Dundee, nel cuore pulsante della Scozia, c’è da anni una grande comunità artistica e di design. Tanto rappresentativa da meritare la costruzione di un innovativo e gigantesco museo. Se si considera che questa destinazione ha la prima “dependance” fuori Londra del glorioso marchio V&A (Victoria and Albert) la circostanza ha dell’eccezionale.
Il progetto V&A Dundee, aperto al pubblico lo scorso 15 settembre, è frutto di un impiego di un miliardo di sterline per cambiare in 30 anni tutta la zona marittima della città.
Dundee è una delle 4 maggiori città scozzesi ed è conosciuta come la città della scoperta. Ha un vascello che veniva usato per le esplorazioni con un museo costruito intorno, ha visto la partenza dell’industria biomedica britannica negli anni 80 e ora ha un forte legame con lo sviluppo del digital entertainment. Del design e dell’estetica parlano le sue tradizioni di manufatti e soprattutto di filati.
Lo scopo di installare un museo faraonico qui, in un centro urbano di soli 150mila abitanti, è quello di esaltare queste eredità creative in un solo luogo.
V&A Dundee è stato progettato dal pluripremiato architetto giapponese Kengo Kuma e lo stesso edificio a tre livelli è un testamento di design all’avanguardia. Le gallerie interne possono ospitare fino a 300 mostre prese dalle collezioni di design scozzese da pubblico e privato.
Si tratta del primo edificio di Kuma nel Regno Unito, un “salotto per la città” – e un modo per ricongiungere la città al suo storico lungofiume del fiume Tay.
Cuore del museo è la stanza di quercia di Charles Rennie Mackintosh, architetto, designer e pittore scozzese esponente del celebre Glasgow movement nei primi anni del Novecento.
Grazie a un restauro mirabile e alla partnership tra V&A Dundee, Glasgow Museums e Dundee City Council ora è visibile a tutti dopo un oblio di 50 anni.
La prima mostra che ha lanciato il museo questo mese è invece l’interessante Ocean Liners: Speed and Style, organizzata con il Peabody Essex Museum di Salem, nel Massachusetts, (USA) che espolora il design dei transatlantici e di come hanno creato impatto indelebile sulla cultura popolare mondiale.
All’interno della struttura anche una commissione dell’artista londinese Ciara Phillips, la prima esperienza visiva per i visitatori al loro arrivo al museo.