La villa Colombaia a Ischia, nella zona di Forio, quella dimora storica che appartenne al celebre regista Luchino Visconti è stata al centro dei progetti di recupero presentati dai partecipanti a “Torri in festa torri in luce”. I progetti selezionati al concorso hanno messo in luce il valore, non soltanto architettonico ma culturale a tutto tondo, di questi luoghi dove Luchino Visconti aveva organizzato un’architettura del paesaggio fatta di architetture per esercitarsi nell’arte del teatro. Il progetto vincitore per un cinema all’aperto in quel luogo così simbolico per la storia della settima arte italiana è stato quello presentato dallo studio milanese Aarch-Mi di Giuseppe Mazzeo. Il progetto “Un Teatro tra gli alberi” è, nelle parole del titolare dello studio, “un volume penetrabile” perché si può attraversare, non prevede muratura ma apertura.
La tutela e la promozione territoriale sono centrali nella manifestazione culturale ischitana nata nel 2010. La XI edizione del Premio internazionale Restauro Architetture Mediterranee ha proposto ancora una volta un’analisi territoriale per evidenziare i punti di forza e di unicità del patrimonio naturale storico e architettonico che caratterizzano l’isola di Ischia.
La proposta progettuale per il restauro della Villa della Colombaia, per la fruizione pubblica del parco e progettazione di una copertura mobile per l’area esterna, era inserita in un ambito più ampio di proposta di rigenerazione urbana.
Curare l’ambiente, le acque curative, l’architettura che cura, la cura del dettaglio, la cura del patrimonio storico e architettonico, l’etica della cura: questo è stato il tema di Torri in festa Torri in luce 2021. Obiettivo principale del progetto creativo resta la promozione e il sostegno dello sviluppo economico e sociale dell’isola d’Ischia, attraverso la valorizzazione delle risorse naturali, culturali e paesaggistiche. Il progetto ambisce a determinare le condizioni per aumentare l’attrattività turistica del territorio isolano tramite il recupero conservativo del suo ricco patrimonio storico, architettonico e archeologico.
Si mira a considerare, analizzare e promuovere l’approccio curativo dell’architettura, anche dal punto di vista psicologico, e più generalmente in un’ottica olistica, di complessivo benessere psicofisico. Superando quindi il concetto di sola architettura di necessità, e mirando ad un’architettura della trasformazione.
Da un’idea dell’Architetto Aldo Imer, giunto alla sua XI edizione Torri in Festa Torri in Luce non è un semplice Festival, ma un progetto: sempre più sostenibile, attento al passato, ma proteso al futuro.
La nuova frontiera dell’offerta culturale si muove verso la contaminazione fra le diverse forme d’arte e l’uso dell’espressione artistica per offrire servizi sempre più aderenti ai processi di apprendimento dei diversi target di domanda, diventa strategico pertanto far si che la kermesse culturale, nelle sue diverse forme, si racconti nei contenitori di pregio artistico e nei luoghi della cultura legati alle tradizioni locali ed ambientali (torri, castelli, centri storici, borghi, paesaggi rurali), per diffonderne l’immagine e rendere i monumenti isolani un punto di riferimento vivo del sistema culturale regionale, nazionale ed internazionale.