A trainare in alto la nuova mania del tappeto sono, semplicemente, le tantissime ristrutturazioni globali in questo periodo storico: recupero di ambienti pubblici e privati stanno riportando in auge l’utilizzo del tappeto come elemento decorativo. Le fiere ne sono piene, le idee abbondano (anche eco) e fino al 2026 si calcola che il mercato maggiore, gli USA, crescerà del 5%.
TAPPETO D’ARTISTA – Il trend è stato cavalcato anche dal Museum of Contemporary Art (MOCA) di Cleveland che nel 2016 presentò una mostra molto ambiziosa che considera l’arte del tappeto come un mezzo vitale nella cultura interdisciplinare odierna. Il tappeto inteso come oggetto, concetto e decorazione. Di seguito, alcune delle migliori realizzazioni di artisti contemporanei internazionali in quest’ambito.
Il “tappeto d’artista” è una forma d’arte che ha una lunga e distinta storia, da artisti come Raffaello e Peter Paul Rubens, a Picasso, Fernand Léger e Joan Mirò. I tappeti d’artista possonjo essere interpretati come una continuazione della moderna storia dell’arte, come forma critica che sta trovando sempre più usi e applicazioni. Le soluzioni estetiche (ma anche funzionali, visto che il tappeto ha proprietà isolanti) sono molteplici. Ve ne selezioniamo di più insolite.
PORRO – Porro, il marchio noto in tutto il mondo per la ricerca materica, le linee pulite e i dettagli impeccabili dei propri arredi, arricchisce la propria offerta con Enigmi, collezione di tappeti in lana e lino disegnati da Elisa Ossino. Disponibili in forma rettangolare e tonda e in una palette di colori che spazia dal beige al grigio perla, questi pregiati tappeti, realizzati a telaio e taftati a mano, riecheggiano il rigore progettuale e visivo che contraddistingue la cifra stilistica Porro. I grafismi a contrasto, in colore bianco o nero, evocano la grande tradizione dei maestri artigiani berberi, riletta in chiave contemporanea attraverso pattern geometrici minimali.
CARPET SIGN – L’azienda di Asten, Olanda, Carpet Sign, ha lanciato a Milano nel 2019 una collezione audace di tappeti in edizione limitata. Sotto la direzione artistica di Richard Hutten, la “crema della crema” creativa dell’Olanda ha realizzato progetti espliciti che saranno lanciati con il nome di FREEDOM. Con questo passaggio Carpet Sign si posiziona come azienda leader nel campo del design.
Non solo designer di prodotti, ma anche architetto, graphic designer e artista hanno contribuito alla collezione: Irma Boom, Joep van Lieshout, Sabine Marcelis, Studio Makkink & Bey (Rianne Makkink, Jurgen Bey), Christien Meindertsma, Jólan van der Wiel , Architetti MVRDV (Winy Maas, Jacob van Rijs, Nathalie de Vries), Richard Hutten e Wim Bos.
GOLRAN – Forte di un’esperienza e una tradizione più che centenaria nella lavorazione dei tappeti, Golran ha saputo tradurre un sapere antico, tramandato di padre in figlio, e creare un catalogo estremamente sofisticato, nel quale si ritrovano pezzi antichi e il meglio della creatività contemporanea.
L’eredità centenaria raccolta dalla quarta generazione Golran continua oggi sia attraverso la precisa ricerca di pezzi unici di antiquariato databili dall’800 ai primi del ‘900 sia nel lavoro editoriale che ha portato il brand a collaborare con alcuni dei rappresentanti più interessanti del design internazionale.
LUCA SACCHETTI – Tappeti d’arte sono stati in mostra per la prima volta alla Galleria Francesco Zanuso di Milano, l’anno scoro nell’ambito dell’esposizione “LUCA SCACCHETTI. DUE COLLEZIONI DI TAPPETI disegnati e prodotti nel 2012”, curata da Gianpaolo Tibaldo. Realizzati con lane e sete pregiate secondo la tecnica del taftato a mano, i “tappeti d’arte per tutti”, come da volontà del loro creatore, compongono le due collezioni inedite “La terra degli uomini” e “Magical Carpet Tour” concepite per il marchio dinepi#and dall’architetto, artista e designer Luca Scacchetti (1952-2015) poco prima della prematura scomparsa.
Luca Scacchetti nasce a Milano nel 1952. Architetto e designer, spazia dalla pianificazione urbanistica alla progettazione architettonica di edifici, dall’architettura interna ai singoli oggetti. L’opera di Scacchetti si inscrive nel clima culturale dell’architettura disegnata, che nella collezione “La terra degli uomini” rimanda a geografie variabili, dove è ravvisabile la traccia dell’abitato e del vissuto autobiografico della campagna marchigiana, mentre in “Magical Carpet” rappresenta il territorio del fantastico, che si smarca dal reale per narrare altro e sconfinare nell’assoluto.
TAPIS ROUGE – Tapis Rouge produce artigianalmente tappeti come vere opere d’arte e di maestria artigianale che fondono il concetto di design attuale e di tendenza con una qualità di filati superiore. Il prestigio e la credibilità del marchio sono dati dal suo team di professionisti di cui fanno parte artisti, architetti, esperti di colore e produttori di tappeti. I suoi prodotti impiegano i filati in lana e seta più pregiati sul mercato e sono realizzati a mano in Nepal con una lavorazione scrupolosa e altamente specializzata.
L’anno scorso al Fuorisalone ha presentato Iceberg, un capolavoro artigianale la cui realizzazione ha richiesto oltre un anno di lavoro. Un esemplare unico cucito a mano con i migliori filati di lana della Nuova Zelanda e la più raffinata seta cinese. Icebergrappresenta la quintessenza dell’abilità artigianale e la sua unicità sta nella combinazione di trenta sfumature di blu, evocative delle distese nascoste dell’oceano, e di bianchi che ricordano il colore della neve e dei ghiacciai simbolo della purezza e dell’eterno desiderio di armonia e perfezione. Questo concetto di fluidità e movimento dell’acqua nelle sue diverse forme viene reinterpretato nel booth, progettatodall’architetto Natalia Zelenova, attraverso l’utilizzo eterogeneo di materiali come il vetro, la plastica, le reti e trame morbide e soffici.