Rimadesio continua inarrestabile la sua crescita, con numeri record che attestano la solidità del brand e rimarcano il ruolo chiave della rete distributiva. L’azienda di Giussano in provincia di Monza-Brianza ha chiuso il mese di marzo 2023 con il fatturato più alto di sempre pari a 9,3 milioni di euro. Anche i volumi di vendita del primo semestre hanno registrato la miglior performance della storia aziendale, superando i 42,6 milioni di euro ovvero il 21% in più rispetto allo stesso periodo del 2022.
Rimadesio inaugura un nuovo showroom monobrand in collaborazione con il partner locale Grande Armoire nel quartiere di Thonglor, una delle zone più eleganti di Bangkok, caratterizzato dalla presenza di moderni complessi residenziali e aree commerciali.
Premia anche la scelta di adottare una filiera corta e altamente specializzata, ubicata per il 71% in Lombardia, di cui al 60% in Brianza: una rete di selezionati fornitori sempre più interconnessa alla sede Rimadesio, con vantaggi che si riflettono nella riduzione del tasso d’errore sull’esecuzione delle commesse, nell’acquisto ragionato dei materiali grazie all’esatta conoscenza dei valori di giacenza e nel monitoraggio in tempo reale dello stato d’avanzamento produttivo.
In foto di apertura:
RIALTO, la nuova collezione disegnata da Giuseppe Bavuso: composta da sei elementi (credenza, mobile bar, consolle e tre diversi tavoli), la famiglia è caratterizzata da un elemento a ponte, da cui il nome Rialto; la particolare struttura progettuale rende il mobile leggero e trasparente, e ha la sensazione estetica della sospensione.
ALTAIR, il nuovo sistema di contenitori bifacciali disegnato da Giuseppe Bavuso, disponibile in diverse dimensioni e destinato a spazi domestici, come le cabine armadio, o pubblici, come gli ambienti dell’ospitalità commerciale.
un incremento del 16% sul mercato italiano e il 24% su quello estero, grazie alla crescita in Europa di Spagna, Francia, UK, Olanda e Svizzera e agli incrementi di Cina, Corea e Messico.
Luigi Malberti, CFO di Rimadesio – nonostante le difficoltà che coinvolgono la supply chain, colpita da continui aumenti dell’energia e da ingiustificati rincari su materie prime e semilavorati, che riducono i nostri margini ma che abbiamo deciso di non trasferire sul prezzo di vendita al pubblico dei nostri prodotti.A questo riguardo, da ormai 15 anni disponiamo di un sistema a pannelli solari e un impianto di storage a batterie agli ioni di litio installato presso la sede di Giussano, che ci permettono di coprire oltre il 60% del fabbisogno quotidiano mediante energia pulita autoprodotta. Un risparmio per la nostra azienda ma soprattutto un atto concreto a favore dell’ambiente».
