PORTA VENEZIA IN DESIGN è un circuito ‘a tre’:
• le novità design esposte in showroom, negozi e spazi temporanei dalle aziende
• il percorso food&wine in selezionati locali e ristoranti
• il percorso Liberty con i tour organizzati in collaborazione con il FAI – Fondo Ambiente Italiano
Il progetto ‘Porta Venezia in Design’ nella zona di Porta Venezia
L’idea su cui si basa il circuito – alla sua sesta edizione – è evidenziare i luoghi, talvolta visibili, oppure ‘nascosti’, le aziende del settore design/arredo, i luoghi di ospitalità con buon cibo e vino, studi di architettura e laboratori.
Ma anche l’aspetto culturale, legato all’eredità Liberty in zona, grazie alla collaborazione con FAI – Fondo Ambiente Italiano.
Il design come link tra le varie presenze. Nel contesto storico-architettonico della zona più Liberty di Milano.
Si confermano alcune note e avviate realtà di design e arredo, in zona, che ospitano eventi e interessanti installazioni durante il fuori salone di Milano (17/22 aprile).
Jannelli&Volpi (via Melzo 7), azienda leader italiana nella produzione di carte da parati e distribuzione di tessuti d’arredo presenta – nella sua storica palazzina di Via Melzo – le nuove collezioni wallcovering – tra le quali Escher®, Marimekko5®, Armani Casa Exclusive Wallcoverings Collection® e JV Kerala della linea J&V Italian Design.
Uno sguardo, come sempre, è rivolto alle novità di design che presenta – in occasione del fuori salone – nel suo concept store, con un allestimento scenografico studiato ad hoc.
C’è anche l’evento ‘Wallpaper Land’, sotto la direzione artistica di Matteo Ragni, così come la presentazione del nuovissimo format dedicato al contract che ospiterà in modo permanente in uno dei suoi spazi;
Manerba (via Melzo 7), che ha il suo spazio-showroom permanente, all’Interno dello sede Jannelli&Volpi, presenta le collezioni di mobili per ufficio;
Lisa Corti (via Lecco 2), storico negozio di Porta Venezia, si affaccia al fuori salone, presentando le sue nuove collezioni in tema ‘home textile;
Brompton Junction Milano (via Melzo 36) con le sue famose bici inglesi pieghevoli – e di design – presenta alcune novità, oltre a un’iniziativa in tema viaggio, ospitando il tour operator ITD Factory per la presentazione del progetto ‘For Bromptonians Only’, che propone tour con destinazione Scozia e Marocco e con la possibilità di organizzare itinerari custom made per i clienti Brompton o per chi volesse provare a fare cicloturismo in Brompton. Maggiori info: http://www.forbromptoniansonly.com
Stamberga (interno corte, Via Melzo 3), non un semplice concept store ma un caleidoscopico spazio. Art Gallery, Libreria di charme, innovativo Magazine Store, Inspired Stationary shop e Maison de Thè – come ama definirlo il suo ideatore Marco Beretta. Per il fuori salone 2018 ospita: 1+1 historical design gallery, Bonacina 1889 e Sen Factory.
1 + 1 Historical Design Gallery, una collezione di pezzi di design italiano del XX secolo, raccolti e selezionati da Andrea Scarabelli. La galleria di design, attiva online ma basata a Milano, ambienterà una selezione dei suoi pezzi nei locali di Stamberga.
Bonacina 1889, storica azienda italiana sinonimo in tutto il mondo di prodotti in giunco e midollino di altissima qualità formale ed estetica, rinnova il sodalizio ormai pluriennale con [STAMBERGA] e presenta una selezione di pezzi iconici che l’azienda ha realizzato nel corso di più di un secolo della sua lunga storia.
Sen factory: Sete giapponesi. Design italiano. Hand made. La cultura italiana incontra il design giapponese, e viceversa, perché è dagli scambi di tradizioni e punti di vista che nascono le grandi idee. La leggerezza dei kimono sposa la manualità tutta italiana. I kimono raccontano il Giappone, un’arte e una cultura millenaria, che riprendono vita in oggetti pensati per oggi e per domani.
Stamberga Art Photo – Cornice spirituale e fisica dell’evento, è una mostra fotografica. Fedele alla vocazione originaria di Galérie de photo, presenta “Praeludium”, installazione del fotografo Marco Beretta: giganti immagini in bianco/nero popolate da monaci buddisti.
Il Centro culturale Ceco (via G. B. Morgagni 20) presenta, in anteprima mondiale, ‘Un secolo di design ceco. Dal Cubismo al XXI Secolo’, progetto itinerante che propone una riflessione sui cento anni dalla nascita della Cecoslovacchia tramite la lente del design.
Un’opportunità per scrutare la vita del paese e del suo ambiente sociale da una prospettiva differente. Curatore: Iva Knobloch, Museo di arti decorative di Praga – Installazione: Qubus design Il design ceco si basa sulla tradizione del lavoro compiuto dai creativi del paese e sulla loro inventiva combinata all’uso di materiali tradizionali di alta qualità. Tradizione che ha alle spalle un passato lungo anni. Nella storia dell’arte mondiale, il design ceco ha lasciato la propria impronta in diversi momenti, in particolare nel periodo del Cubismo e, successivamente, all’Esposizione universale e Internazionale EXPO in Bruxelles nel 1958 che ha influenzato il design negli anni ’60 e 70 nella Cecoslovacchia.
La mostra delinea lo sviluppo del design nelle terre ceche e fa conoscere la struttura e la rete delle figure chiavi: associazioni, produttori e varie istituzioni del paese interessate al design, ora e in passato. Dà una panoramica delle vite dei designer attraverso le loro opere, che costituiscono la memoria e l’identità culturale e civilizzatrice della nazione.
La mostra è completata da una collezione di icone viventi del design ceco – oggetti che hanno dimostrato il loro valore senza tempo, alcune ancora in fase di produzione o la cui produzione è stata rilanciata negli ultimi anni. Si potranno ammirare oggetti del periodo cubista, particolarmente legato agli anni ’20 e ’30 del Novecento. La produzione storica delle vetrerie e porcellane ceche insieme alle icone culturali come le biciclette, gli orologi e oggetti di vita quotidiana.
AMI MOPS (via Tadino 3), negozio-laboratorio che presenta, con il progetto Colors, presenta le nuove collezioni di gioielli;
Lo Spazio Mistral (via Tadino 5) di Marie Christine Volterrani (architect & lighting designer) presenta ‘light is life, life is light’ nel suo progetto ‘Menti Condivise’ che dà luce ai gioieli di Emanuela Avallone (Jewelry Designer) e dà luce alle foglie dell’artista Giovanna Vettorello.
La galleria d’arte contemporanea ‘Gli Eroici Furori’ (via Melzo 30) ospita Frigerio 21, azienda milanese che realizza opere e complementi d’arredo in marmo;
Il progetto DoppiaFirma – Dialoghi tra pensiero progettuale e alto artigianato, in scena nella spettacolare cornice di Villa Mozart (via Mozart 9) – co-prodotto da Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship e Living Corriere della Sera – unisce l’innovazione del design alla tradizione di grandi maestri d’arte italiani. La finalità è quella di dare vita a una collezione unica (13 opere) di oggetti originali, frutto dello scambio creativo tra un designer e un artigiano, o una piccola impresa dal cuore artigianale: opere inedite che nascono dalla fertilizzazione reciproca tra una cultura del progetto aperta alla contemporaneità e un saper fare che sia espressione autentica del territorio. La nuova edizione pone in dialogo designer internazionali e maestri d’arte del territorio di Venezia e del Veneto.
I designer e i maestri d’arte di Doppia Firma 2018
1. David & Nicolas (Libano) e Giorgio Morelato della Morelato (Salizzole), legno intarsiato
2. De Allegri / Fogale (Regno Unito) e Andrea Zilio della Vetreria Anfora (Murano), vetro soffiato
3. Erik Spiekermann (Germania) e Silvio Antiga delle Grafiche Antiga (Treviso), tipografia e stampa d’arte
4. Giampiero Bodino (Italia) e Giampaolo Fallani (Venezia), serigrafia
5. Ini Archibong (Svizzera) e Roberto Bocchese del Maglificio Miles (Vicenza), filatura e tricot
6. Kiki van Eijk (Olanda) e Marino Menegazzo di Mario Berta Battiloro (Venezia), marmo e foglia d’oro
7. Inma Bermudez (Spagna) e Giovanni Battista Fatigati di Este Ceramiche e Porcellane (Este), porcellana
8. Nathalie Dupasquier (Francia) ed Emanuele Bevilacqua della Tessitura Luigi Bevilacqua (Venezia), broccato
9. India Mahdavi (Francia) e Lucia Costantini (Burano), merletto
10. Pepa Reverter (Spagna) e Luigi Bertolin delle Ceramiche Artistiche 3B (Nove), ceramica
11. Philippe Tabet (Francia) e Sergio Boldrin della Bottega dei Mascareri, maschere veneziane
12. Serena Confalonieri (Italia) e la Scuola del Vetro Abate Zanetti (Murano), mosaico in vetro
13. Studio Swine (Regno Unito) e Giampaolo Babetto (Padova), argento Tra le new entry in zona, per il 2018
IP – Primo Piano (Viale Abruzzi 20) è uno showroom inedito e sorprendente realizzato da ABS Group, Corepixx ed ETT. Uno spazio eclettico aN’interno del quale scoprire, ammirare e testare tutte le ultime novità in tema allestimenti esperienziali e interattivi in ambito retail, contract, museale, aziendale. Situato nel cuore di “Porta Venezia in Design”, verrà inaugurato in anteprima durante la Milano Design Week 2018.
Dall’unione delle rispettive esperienze nascono elementi altamente innovativi e performanti: gli allestimenti in tessuto di ABS Group accolgono le tecnologie interattive e multi-touch proposte da Corepixx, integrandosi con la creatività e le proposte digitali di ETT. Ne derivano soluzioni allestitive dinamiche e integrate che diventano dei veri e propri strumenti di comunicazione, in grado di raccontare, di coinvolgere attivamente un utente e di offrire un’esperienza multisensoriale.
È il caso dei lightbox dinamici, dei tavoli interattivi, delle postazioni dedicate alla realtà aumentata e virtuale e, addirittura, di un camerino interattivo.
“lP-Primo Piano” – il nome si rifà all’indirizzo dello showroom situato proprio al primo piano di Via degli Abruzzi 20 – è un collettore di idee e di soluzioni unico nel suo genere: la trasversalità e la completezza delle installazioni presentate al suo interno dimostrano concretamente quanto sia attuale il tema della sinergia tra il design delle idee, la progettazione, la tecnologia applicata e la realizzazione dell’opera. E come tale unione sia in grado di produrre soluzioni innovative, funzionali, sempre più coinvolgenti, appealing e in linea con le esigenze del momento.
Creazioni d’interni (Via Rosolino Pilo 16) di Giampiero Romano, che presenta la sua nuova – e personale – linea di mobili e complementi d’arredo custom, con pezzi unici in una curiosa atmosfera tra antico, arte e vintage design;
La galleria Lookingatart (via Tommaso Salvini 2) ospita / MIEI GIARDINI di Gaia di Paola, un’esposizione di oggetti artistici d’arredo in tessuto dipinto e ricamato a mano.
Nello spazio a lei dedicato, Gaia di Paola – artista-artigiana, come lei ama definirsi – declina in cuscini e testate per letti la sua originalità e una squisita capacità di esecuzione.
La collezione Marrakech, ispirata al mitico giardino di Yves Saint Laurent e la collezione Daisies, ispirata al giardino nel Parco Naturale dell’Appia Antica – della sua casa di famiglia – sono composte da cuscini e testate, tutti realizzati con tessuti molto particolari, antichi, preziosi o tinti artigianalmente. Fiori e foglie che decorano le collezioni sono realizzati usando una varietà di tecniche inusualmente combinate ottenendo un look contemporaneo di grande effetto: ricamo, pittura, stitching o applique, tutti rigorosamente eseguiti a mano. Con la stessa tecnica Gaia realizza anche sedie, poltrone, tende e pannelli d’arredo. Ogni oggetto è sempre un’opera unica, esclusiva e numerata.
Le Caveau Tatoo (Via Goldoni) ospita la mostra Haorart, una ricerca di approfondimento della cultura giapponese, vista e strutturata da artisti che la approfondiscono su stoffa antica e altri materiali. Haori, i capi giapponese che individuiamo come giacche indossate sopra i kimoni, diventano le tele per gli artisti che individualmente lavoreranno per ogni mostra su un tema.
Alessandra Giannini artista e tatuatrice inizia questo percorso guardando ai libri. Ispirata da uno degli haori vintage sulla cui seta sono protagonisti i libri damascati, la titolare dello spazio dedicato all’arte del tatuaggio. Le Caveau Tattoo, dà il via a un percorso in sede, che a ogni esposizione, si aprirà ad un’artista differente e a una ricerca diversa. Mano Occulta realizzerà delle patch ricamate per gli haori in mostra.
La mostra si svolge con il supporto di Libri belli, uno spazio virtuale dedicato ai libri vintage, curato da Livia Satriano. Uno sguardo all’antico per riscoprire le sete e la carta, ma anche le parole e una cultura che ammiriamo grazie ai manga, ma in cui ci piace tuffarci tenuti per mano da Hokusai.
Haorart è uno studio che si ispira ad antichi tessuti broccati e che guida l’artista in un percorso di esercizio e di dedizione sulla cultura tradizionale del Sol levante.
In edizione limitata saranno disponibili segnalibri realizzati dall’artista, che accoglierà, in occasione dell’opening il pubblico del Salone del Mobile nello studio di tatuaggi, personalizzando a mano i segnalibri dedicati al progetto. Haorart è un’idea di Rossana Calbi che ricerca direttamente in Giappone gli antichi haori grazie al supporto dello studioso della cultura giapponese e antiquario Daniele Bevivino, un percorso artistico suddiviso in tappe che racconterà gli artisti e la bellezza dei tessuti vintage damascati.
Lo spazio Folgosa (via Nino Bixio) ospita due progetti: la Giacca Volante, che torna a essere protagonista con i nuovi modelli ideati dalla stilista Andrea Folgosa e le opere grafiche di Chiara Passigli con caratteri tipografici a creare una trama simile a un tessuto.
I TOUR LIBERTY
Si rinnova la collaborazione con FAI – Fondo Ambiente Italiano, che accompagnerà in alcune visite guidate al Liberty della zona di Porta Venezia, che come ogni anno sono gratuiti nel fine settimana.
II sito www.portaveneziaindesign.com evidenzia le esposizioni in zona.