Per le Olimpiadi di Rio 2016 gli atleti italiani hanno una location d’eccezione a picco sul mare: Casa Italia-Rio 2016 è il quartier generale degli italiani in trasferta ospitato nell’esclusivo Costa Brava Clube, la struttura che negli anni 60 fu concepita su un promontorio a strapiombo sull’oceano, frutto di un avveniristico disegno dell’architetto Ricardo Menescal. Il connubio tra ingegno e panorama locali con le installazioni d’arte e design italiano rendono il posto unico e di un lusso trans-oceanico (l’operazione è costata 700mila euro). Tanto che il presidente del Coni Giovanni Malagò all’inaugurazione della struttura con il premier Matteo Renzi ha detto: “Questa è la Casa Italia più bella di sempre”.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e quali gioielli custodisce la location di Rio (di cui potete vedere un promo qui ).
OPERE E MISSIONI – L’Italia trasferisce la sua cultura e arte in Brasile. L’idea delle opere e degli arredi rispecchiano la volontà di integrazione tra Italia e il Brasile, come esprime il lungo ponte che collega la terra allo scoglio di Casa Italia-Rio 2016, sintesi del progetto culturale chiamato Horizontal (curato da Beatrice Bertini) che rappresenta la voglia di apertura delle aziende di design italiano nel territorio sudamericano.
Come vedete dalle foto, nel ritiro degli atleti italiani ci sono sculture di Marco Raparelli che rappresentano il pubblico dello sport, mentre il design di Slamp, l’azienda di illuminazione artistica, è stato selezionato tra le eccellenze del Made in Italy per illuminare l’esclusiva location in occasione delle Olimpiadi 2016. Chantal, La Lollo e Mille Bolle, firmate rispettivamente da Doriana e Massimiliano Fuksas, Lorenza Bozzoli e Adriano Rachele, sono le collezioni che, in perfetta sintesi tra virtuosismi architettonici e sartoriali, nuove tendenze artistiche e materiali di ultima generazione brevettati da Slamp, rappresentano l’handmade italiano in terra carioca in questo agosto di competizioni olimpiche.
L’installazione “Antivegetativa” di Davide D’Elia conduce al ristorante. Nella grande Sala Panoramica, l’opera di Massimo Bartolini, “Cosa guardano le statue” di Gianfranco Baruchello, “La bellezza sta negli occhi di chi guarda” di Paola Pivi e “Atalanta e Ippomene” dell’artista brasiliano Vik Muniz.
Sul Roof Garden grandeggia la scultura monumentale “Prismi” di Giuseppe Gallo. Una collezione vera e inventata di maschere carnevalesche realizzate in bronzo.
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