Fin da quando Aldo Morelato fondò la “Casa Rossa”, bottega artigiana a sud di Verona a metà del 900, Morelato è stato sinonimo di avanguardia. Anche quando il forte dell’allora nascente marchio era la produzione complessa e raffinata del mobile “in stile”.
Fast forward al 2017 e ci ritroviamo a parlarvi della partecipazione dell’azienda il mese scorso all‘Architectural Digest Design Show a New York insieme al suo partner I Maestri, portavoce dell’eccellenza artigiana italiana e rivolto ad achitetti e designer americani.
Morelato, azienda veneta con una consolidata vocazione nella lavorazione ebanista su misura e sempre attenta alle nuove tendenze del mercato, oggi è anche editore del volume MAAM Museo delle Arti Applicate nel Mobile dove si racconta la storia, le attività e le numerose sperimentazioni che hanno contrassegnato la nascita e la crescita della Fondazione Aldo Morelato dalla sua istituzione ad oggi. Un’ampia raccolta di pezzi unici, riedizioni e donazioni che segnano la storia del design e dell’architettura contemporanea. L’anno scorso è uscita la versione aggiornata con opere che hanno ulteriormente arricchito il museo, come quelle di archistar quali Andrea Branzi, Adolfo Natalini, Mario Botta e molti altri.
Simbolo nel mondo dell’ebanisteria italiana, Morelato ha di recente seguito la fornitura del ristorante M27, situato a Verona in Via Mazzini 27. Il brand ha realizzato le poltroncine Ronson, personalizzandone le finiture: essenza di faggio per la struttura e morbida pelle naturale per il rivestimento della seduta imbottita.
LA COLLEZIONE SALONE DEL MOBILE 2017 – L’accostamento di materiali di pregio, quali l’ottone e il legno, elemento caratterizzante della produzione Morelato, è una delle peculiarità della nuova collezione vista a Milano. La poltroncina Joyce (design Libero Rutilo) è la nuova lounge chair dal gusto contemporaneo realizzata in legno di frassino, mentre la seduta e lo schienale sono in pelle per assicurare il massimo comfort.
Italo è un tavolo versatile, caratterizzato dalla solidità dei materiali utilizzati. Il piano d’appoggio infatti è realizzato in marmo, che contrasta con la struttura slanciata in legno di frassino.
Il contrasto materico è protagonista con la nuova composizione Modulo Zero a terra presenta la struttura in legno di ciliegio con un’elegante finitura in noce.
Le alzate centrali hanno ante in ciliegio e vetro, mentre le altre sono in ciliegio. I ripiani interni sono regolabili su scaletta in legno e sono laccati blu.
Immagine di apertura: sedia Nikko di Andrea Branzi.