Se l’essere umano deve essere al centro di ogni innovazione di desiogn, con l’installazione dei 70 anni a Milano, LG ha fatto centro. Anzitutto perché la creazione del giapponese Tokujin Yoshioka ha richiamato migliaia di persone (ed è stata anche premiata con il Milano Design Award). Poi perché il brand di tecnologia cinese con S.F. “Sensi del Futuro”, il nome dell’installazione che vive ancora nella memoria di tutti i visitatori del Fuorisalone (e sui social network) esprime design poetico basato su tecnologie sperimentali e innovative.
L’esperienza multisensoriale andata in scena al Superstudio Più consisteva in un percorso prima al buio poi a luce soffusa di tanti elementi luminosi che poi venivano avvolti in un’accecante quanto naturale esplosione di luce finale. L’obiettivo era di esprimere il futuro come uno spazio poetico di luce attraverso il design di fama mondiale e la tecnologia innovativa di LG. Le iniziali S.F. stavano, evidentemente, sia per Science Fiction, evocata dal mondo futuribile rappresentato, sia per Sensi del Futuro, che è il nome vero dell’opera.

Si sono materializzate in un’unica installazione la S.F. Chair, sedia illuminata dalla forgia futuristica che fonde luce naturale e tecnologia in grado di ricreare un quadro di luce, un Wall of the sun, le splosioni solari con degli elementi a luce Oled, simile a quella naturale e a basso consumo.
Il designer giapponese, che fa parte della collezione permanente del Centre Pompidou e del Museo d’Orsay, non è nuovo a collaborazioni con brand globali. Tra i suoi lavori, molte partnership con Hermès, BMW, MOROSO, TOYOTA, LEXUS.