Siamo tutti incantati in questi giorni ad ammirare il nuovo skyline di Milano, ulteriormente arricchito dalla crescita di Torre Generali, progetto Zaha Hadid Architects, nel quartiere di CityLife dove sorgeva la Fiera campionaria della città. Ora un libro edito da Skira, Strutture complesse libero pensiero racconta la filosofia della tecnica degli edifici che hanno cambiato lo skyline delle nostre città.
Questo perché anche gli edifici hanno un’anima: composti da strutture spesso invisibili, che appaiono solo per il lasso di tempo in cui i cantieri sono in fermento, per poi celarsi dietro facciate ricoperte di vetri scintillanti.
La dimensione intima di edifici, ponti, torri, è il lavoro quotidiano di una categoria di professionisti dal nome poco familiare: ingegneri strutturisti che rendono possibili – e sicure – le costruzioni, siano esse opere infrastrutturali o visioni di architetti. In questo ambito l’Italia può vantare una grande tradizione di Ingegneria di eccellenza ed una storia di valore con Redesco, che ha firmato le strutture di alcuni tra gli edifici simbolo della storia recente di Milano.
Il libro – edito da Skira, a cura di Luca Molinari e Anja Visini – presenta due grandi progetti italiani: la Torre Generali a Milano, opera di Zaha Hadid Architects, e la nuova sede BNL a Roma, di 5+1 AA; oltre a una serie di scritti teorici e un regesto di altre opere. In particolare per la Torre Hadid le storie e le gesta dello stesso progetto sono avvincenti. Come la “torsione” mirabile dell’edificio di 44 piani, che ha mutato orientamento in corso d’opera. Infatti, con l’arrivo della nuova stazione metropolitana “Tre Torri”, si è reso più fruibile l’accesso al palazzo in direzione dell’uscita della metro, che quando la torre era stata progettata nel 2000 non era ancora in cantiere.
Fondata nel 1975, Redesco (Research-Design-Consulting) rappresenta un’eccellenza nell’ambito dell’ingegneria strutturale, capace di innovare, sperimentare e realizzare tanto infrastrutture quanto architetture complesse. Nel libro sono passati in rassegna alcuni dei progetti che hanno occupato le cronache dei quotidiani e gli spazi fotografici di tutti i social network del mondo, come Expo Gate, di Alessandro Scandurra a Milano (piazza Castello, nell’anno di Expo 2015) e il famigerato Ponte San Giuliano a Venezia, una delle poche strutture moderne nella città dei canali.
Mauro E- Giuliani, titolare di Redesco, invita alla lettura con queste parole: “Sentivamo l’esigenza di ancorare in un’opera compiuta l’insieme di pensieri e riflessioni sul progetto accumulati lungo il percorso, un utile contributo a una discussione più generale sul ruolo della nostra professione. Un lavoro che coniuga concretezza e immaginazione, che crea valore attraverso la profondità della conoscenza e il coraggio dell’invenzione. In un’epoca nella quale l’immediatezza dell’informazione è basata sul web, affidare alcune riflessioni alla forma scritta, per sua natura meno immediata ma al tempo stesso più profonda, è una scelta consapevole”.