Una settimana ricca di workshop, seminari e installazioni proposti dall’istituto NUMEN ha preso possesso in un luogo simbolo dell’innovazione tecnologica e digitale nel quartiere Bovisa di Milano. L’istituto che forma i creativi del domani, in collaborazione con FabLab Milano, ha avuto il suo Fuorisalone nel distretto dell’innovazione, lì dove un tempo c’era l’industrializzazione classica, che ha lasciato il posto ai progetti di design e di education più innovativi, come testimonia il successo del campus universitario Bovisa conosciuto anche all’estero.
Il punto di partenza degli eventi di Numen è stata la riflessione sul ruolo del professionista nell’ambito del design: un concetto sta subendo cambiamenti profondi che richiedono l’acquisizione di competenze sempre più̀ ampie e diversificate soprattutto nel campo della fabbricazione digitale e della tecnologia. Dalla febbrile creatività che anima l’Istituto NUMEN e il FabLab Milano, in occasione del Fuorisalone durante laDesign week, è nato “3Dprinting & Digital Fabrication”, una serie di eventi, workshop e seminari dedicati al mondo della fabbricazione digitale, della realtà aumentata e virtuale, del videomapping e del design. Come si evince dal video sotto, riferito all’installazione OVO.
https://www.youtube.com/watch?v=KmOXOpPcHRo
Si tratta di una casa reale sull’albero con l’intento di essere oggetto di videomapping e altre applicazioni tecnologiche. L’istituto NUMEN è acronimo di Nuovo Istituto di Innovazione Tecnologica e Digitale, e nasce grazie al legame con il Fablab Milano eS hapeMode, azienda già affermata nel settor edella Digital Fabrication. L’attività si avvale della collaborazione di un team di docenti e professionisti qualificati nell’ambito delle culture digitali e con il sostegno di un network di aziende sparse su tutto il territorio nazionale.
L’istituto propone corsi professionali e accademici di alta specializzazionee relativi ai settori della Digital Fabrication, Design 4.0 ,Comunicazione e Computer Graphic.
Al 36 della via Raffaele Lambruschini a Milano, l’offerta formativa è orientata alla ricerca e sperimentazione nell’ambito di nuovi strumenti digitali ma con una didattica laboratoriale fondata sul Learning By Doing, proponendo programmi di studio che rappresentano una reale occasione di incontro tra istruzione e industria.
E nella Milano Design Week 2019 proprio questo si è mostrato: come gli insegnamenti possono creare reali soluzioni innovative. Le classi a numero chiuso, sono guidate da manager e professionisti che svolgono attività di ricerca e formazione worldwide, tutto il necessario per creare nuovi professionisti, nuove idee, nuove chiavi per interpretare il futuro.
FabLab Milano (Laboratorio di fabbricazione digitale completamente attrezzato) è un luogo di condivisione e coworking, pensato per mettere in comunicazione gli studenti con le aziende e gli artigiani con le imprese, facilitandoli allo scambio di idee e la nascita di nuovi progetti.
Il FabLab si trova nel cuore della zona industriale di Milano Bovisa, e fa parte della FabLab Network, una rete globale nata 10 anni fa da un’idea di Neil Gershenfeld, direttore del Center for Bit and atoms (CBA) di Boston.
https://www.youtube.com/watch?v=FVEAYZ1N068
I progetti realizzati al FabLab Milano sono in maggioranza dedicati al mondo dei Makers, Stampa 3D, Crowdfunding e nuove tecnologie in generale.
La mission del FabLab è fornire accesso alla ricerca a tutti e offrire a chiunque la possibilità di sperimentare e acquisire nuove competenze tecniche.
Dal lavoro manuale alla stampa 3D. ArtiGianni è un workshop di digital fabrication per ragazzi delle scuole medie organizzato da Hands Bovisa (un progetto di Plug Social TV realizzato da alcuni studenti della Scuola di Design del Politecnico di Milano) in collaborazione con FabLab Milano e La Fucina di Efesto. Ha come l’obiettivo far riemergere il valore dell’artigianato a cui si affiancano i maker che, con la stampa 3D e i nuovi strumenti tecnologici, completano il panorama artigianale della Bovisa.
“Poiéin” (dal greco “inventare, produrre, fare, far sì che qualcosa che non esiste venga all’essere dal nulla”) è il punto di incontro tra artigianato e tecnologia. ll progetto si propone di rinnovare la tradizione del fatto a mano, ricontestualizzarla attraverso i linguaggi contemporanei e riflettere sull’errore come preziosa unicità e germe di nuove possibilità. Progetto realizzato e disegnato da Anita Angelucci e Salvatore Saldano.