Un secolo di carta (pregiata) con 100 artisti rappresentati in altrettante opere in mostra in un castello medievale. Succede a Milano, nell’ambito del palinsesto culturale Novecento Italiano dove il Comune, Cultura e la Soprintendenza del Castello Sforzesco presentano i capolavori della grafica italiana del Novecento conservati nelle raccolte civiche e nelle collezioni di Intesa Sanpaolo con una mostra di disegni, incisioni e libri d’artista dei più celebri maestri del secolo scorso.
Un’occasione per mostrare al pubblico internazionale del Castello una selezione di lavori provenienti da un patrimonio straordinario, unico per qualità e varietà, e normalmente non visibile per ragioni conservative.
Prodotta e organizzata con la casa editrice Electa, l’esposizione è a cura di Claudio Salsi con la collaborazione del comitato scientifico delle collezioni grafiche.
La mostra è una galleria di pittori, scultori e incisori italiani, presentati secondo una scansione cronologica, cha va da Umberto Boccioni a Giorgio De Chirico, da Lucio Fontana a Marino Marini per arrivare ad Afro, Alberto Burri e Federica Galli.
Il disegno e le tecniche della stampa d’arte hanno giocato, per questi artisti del Novecento, un ruolo importante: strumenti all’origine dell’idea pittorica o opere autonome, forme d’espressione intima, personale o ancora medium per la sperimentazione dove esercitare il gesto, sfidare i limiti spaziali della pittura, esasperare le forme e il colore.
Disegni, stampe e libri d’artisti vanno a comporsi in un grande racconto per immagini, un cammino cronologico che conduce il visitatore dalla prima acquaforte del 1869 fino all’ultima serie di stampe della fine degli anni settanta.
Fino al 1 luglio 2018
Castello sforzesco Milano – Corte Ducale, Sale Viscontee
orari: 9-17,30 martedì-domenica (lunedì chiuso)
Il 12 e 13 maggio Milano Graphic Art, due giorni di eventi dedicati alla grafica d’arte tra esposizioni, dimostrazioni, laboratori didattici, incontri e visite guidate presso stamperie e studi d’artista.
Foto d’apertura: Luciano Baldessari_IX Triennale, 1951.