Per celebrare il nuovo Burgman 400 della Suzuki e sottolinearne le sue doti nasce ARThletes: un innovativo progetto che unisce arte e motori e che coniuga competenza stilistica, cultura giapponese, gusto italiano e attualità.
Per l’occasione, quattro illustratori italiani di fama internazionale interpretano le doti tecniche dello
scooter più iconico della casa nipponica anche in vista delle prossime Olimpiade che partono a luglio 2021 a Tokyo.
Dal progetto ARThletes nascerà una mostra curata da Lorenza Salamon e Ale Giorgini e una livrea speciale che trasformerà il Suzuki Burgmann 400 in un’opera d’arte.
Il progetto ARThletes
ARThletes unisce idealmente sport, arte e motori per una partnership culturale di alto livello. L’ispirazione nasce dalle prossime Olimpiadi di Tokyo, ove i migliori atleti del mondo si confronteranno per eccellere nelle proprie specialità.
Suzuki ha quindi chiesto a Gianluca Folì, Riccardo Guasco, Francesco Poroli e Van Orton di interpretare quattro caratteristiche fondamentali del nuovo Burgman 400 –– eleganza, sportività, stabilità e sicurezza –– abbinandole alle discipline del Pentathlon moderno (nuoto, laser run, equitazione e scherma) da rappresentare in 4 opere uniche. La tecnica scelta è quella dell’illustrazione, per le sue capacità di essere attuale in ogni epoca storica, e di suggestionare un ampio pubblico pur rimanendo espressione artistica autoriale.
Gli artisti sono già all’opera e il progetto ARThletes prenderà forma nei prossimi mesi, svelando al pubblico le inedite illustrazioni che diventeranno poi, restrizioni Covid permettendo, una mostra itinerante. Il progetto culminerà con la realizzazione di un Burgman da collezione con livrea speciale raffigurante una delle opere del progetto ARThletes.
Il fil rouge dell’”Atleta Elegante”
Competenza tecnica, cultura giapponese, gusto italiano e attualità si fondono nel progetto ARThletes per sottolineare i valori dell’atleta, non solo quello olimpico ma anche quello motociclistico poiché il nuovo modello iconico dellacasa di Hamamatsu, il Burgman 400 Model Year 2022 è considerato proprio l’Atleta elegante.
I quattro artisti realizzeranno ognuno un’opera che dovrà unire, attraverso i tratti artistici tipici di ogni illustratore, le doti del mezzo motociclistico della casa nipponica e le caratteristiche sportive di ogni disciplina del Pentathlon Moderno. I fratelli Van Orton si dedicheranno alla scherma associata per il progetto al concetto di “sicurezza”; Gianluca Folì dovrà immergersi nel nuoto esaltandone l’”eleganza”; Riccardo Guasco potrà interpretare l’equitazione nella disciplina del salto ad ostacoli legandola all’idea di “stabilità”, a Francesco Poroli è stata assegnata la laser run per esprimere la “sportività”.
A coordinare il progetto ARThletes, due figure importanti nel segmento dell’arte e dell’illustrazione. Lorenza Salamon, gallerista (Salamon Fine Art) e curatrice del progetto e della futura mostra dichiara: “Quattro talenti dell’illustrazione contemporanea, la più longeva delle arti, interpretano la campagna legata al nuovo modello Suzuki, duettando con le sue qualità. Ad ognuno abbiamo affidato un tema che corrisponde ad altrettanti punti di forza del veicolo per intraprendere un viaggio fra il virtuale e il reale la cui tappa finale è la prossima Olimpiade che si terrà a Tokyo”.
Mentre il coordinatore degli illustratori Ale Giorgini afferma “L’illustrazione è un linguaggio universale che abbatte i confini. Un linguaggio che unisce popoli e culture diverse, proprio come le Olimpiadi. In un momento come quello che stiamo vivendo, credo sia ancora più importante riuscire a creare connessioni – anche solo virtuali – fra luoghi e persone. Ho accolto quindi con grande entusiasmo il progetto ARThletes di Suzuki, così come lo hanno fatto i 4 illustratori con cui ho avuto il privilegio di lavorare. In un periodo in cui siamo stati costretti a limitarlo, celebrare il movimento e la libertà è un dovere morale”.
Suzuki celebra così le Olimpiadi e lo sport con un progetto di ampio respiro, che unisce gesto atletico e “gesto” artistico, mostrando quell’impegno culturale oggi sempre più richiesto e in conformità con la responsabilità cui è chiamata a far fronte nel suo ruolo di “corporate citizen”…