Grandi nomi del design italiano hanno contribuito a stabilire il mito di FontanaArte nel mondo dell’illuminazione. L’azienda italiana fondata a Milano nel 1932 da Luigi Fontana e Giò Ponti e specializzata nella lavorazione del vetro e nella realizzazione di complementi d’arredo, ha compiuto recentemente 90 anni con una grande iniziativa digitale. Tutti gli appassionati, esperti del settore e designer possono fare richiesta per accedere allo sterminato e prestigioso catalogo online dell’azineda per studi e ispirazioni.
FontanaArte è sta lanciata nel firmamento dei grandi grazie al celebre maestro vetraio e decoratore francese Max Ingrand che ne è stato direttore artistico dal 1954, per un decennio. In quegli anni ha progettato dei veri classici del design, come la lampada da tavolo Fontana, ancora oggi uno dei best seller dell’azienda di cui porta il nome. I riconoscimenti ovviamente ancora fioccano per l’azienda: nel 2022 il modello Alicanto vince il Wallpaper* Design Award 2022 e FontanaArte è entrata nel Registro dei Marchi Storici d’Italia.
ARCHIVIO FONTANAARTE – L’archivio come luogo della scoperta e della ricerca, raccolto in uno strumento che può essere consultato simultaneamente da più persone nel mondo per incrociare dati, costruire percorsi e aprirsi all’esterno. Dal Caveau Digitale® di FontanaArte nasce un progetto di valorizzazione che vede al centro proprio il mondo degli Archivi e che si apre ad un pubblico sempre più ampio di addetti ai lavori e appassionati. Grazie alla mappatura del materiale esistente, al metodo di catalogazione e alla realizzazione di schede interconnesse, il Caveau Digitale® di FontanaArte diventa così uno strumento fondamentale di consultazione e ispirazione per collaboratori interni ed esterni, designer e media: un viaggio tra i disegni originali di Gio Ponti, il contratto firmato da Max Ingrand nel 1953 e le miniature a colori realizzate da Luigi Fontana.
BREVE STORIA DI FONTAARTE
Le grandi icone del design Italiano: Gio Ponti disegna Bilia e il tavolino ‘1932’ – vaso Cartoccio e il tavolino Fontana firmati da Pietro Chiesa 1933 – Pietro Chiesa, nuovo Direttore Artistico 1933 – Pietro Chiesa progetta Luminator, emblema delle lampade da terra a emissione indiretta 1937 – Pietro Chiesa reinterpreta il classico lampadario con la nuova 006 1954 – Max Ingrand firma Fontana, la più iconica delle abat-jour 1962 – Gae Aulenti e la combinazione fra vetro, luce e natura di Giova 1967 – Gio Ponti rievoca il celebre grattacielo di Milano con Pirellina e Pirellone. 1980 – Gae Aulenti inaugura un nuovo stile progettuale: nascono Tavolo con Ruote e Parola, quest’ultima firmata a quattro mani con Piero Castiglioni 1987 – Renzo Piano progetta Teso, il vetro e la resistenza dell’acciaio 1988 – Franco Raggi progetta Velo, la purezza del vetro 2018 – Francesco Librizzi, nuovo Direttore Artistico 2019 – Stefano Boeri Architetti disegna la lampada da tavolo Lasospesa 2019 – Bilia Mini: prende luce il progetto originario di Gio Ponti.
Foto di apertura: Max Ingrand, rara specchiera luminosa mod. 2044 con struttura in vetro e ottone. Cornice in cristallo colorato curvato molato ed elementi a diamante in cristallo colorato specchiato molato di forte spessore.Prod. Fontana Arte, Italia, 1960. Cambi Casa d’Aste l’ha recentemente venduto a 35mila euro.
