Si chiama Martina Margaria, è architetto ed è specializzata nei piccoli spazi. Ha realizzato lei uno dei monolocali più piccoli al mondo, parliamo di 7 metri quadrati a Milano. Martina è infatti colei che ha portato nella capitale del design il concetto di Prêt-à-habiter; con la sua società, Milano Abita, si occupa del recupero e valorizzazione di piccoli immobili, crea infatti mini appartamenti completamente arredati e rifiniti con inserti e dettagli lussuosi.
La città di Milano, la conosci molto bene. Cosa ti piace?
Amo l’efficienza e la produttività. Qui qualsiasi oggetto tu voglia, lo puoi trovare o, se non è così, hai la possibilità di incontrare qualcuno in grado di realizzartelo. Ricevo tantissimi stimoli, quando sono in vacanza questo piacevole caos mi manca!
Vivi molto la città, corri da un cantiere all’altro. Dove ti fermi per un pranzo o una cena in compagnia?
C’è Mimmo Milano, un posto molto chic in Porta Venezia; c’è Trattoria Da Oscar, sempre in zona, un posto folkloristico dove mangi molto bene. E qui, in Via Palazzi, c’è il mio studio.. quante tentazioni a pranzo! Per una pizza scelgo I Sapori di Giovy, dove ho gustato la pizza al kamut con carciofi e ananas, un abbinamento da provare. E poi il Pavarotti Milano Restaurant, un posto magnifico!
E se parliamo di stile e abbigliamento, dove ami andare?
Sono sempre alla ricerca dei giovani stilisti, ancora poco conosciuti, amo andare alla scoperta di abiti e accessori nuovi, diversi, d’ispirazione internazionale. Succede per l’abbigliamento, così come per l’interior. E anche per i vestiti di mia figlia: adoro Pizzi Ricci e Stravizi dove acquisto completi realizzati a mano con stoffe anni ’50-60. Mi piace la personalizzazione e l’unicità.
E se parliamo di design? Vendi, ristrutturi e rivendi i tuoi piccoli gioielli, già arredati e completi di dettagli, dalla coperta alle grucce. Dove trovi tutti questi accessori?
Vado molto spesso da Seletti in Corso Garibaldi, o da Cargo Milano nell’ex fabbrica dell’Ovomaltina. E poi c’è Ikea, dove acquisto design intelligente e quotidiano. Cerco molto designer internazionali, anche on line, provenienti dalla Svezia, dalla Finlandia, dalla Norvegia.
Qual è la zona della città che più ami?
Piazza Gae Aulenti: ha regalato a Milano uno nuovo skyline. Bellissimo!
Martina Margaria, milanese di nascita, viene dall’unione di due famiglie agli antipodi: una svizzero-piemontese vicina al mondo scientifico e avvezza al viaggio, una veneta di mugnai, numerosissima e molto legata al territorio. Bruciando le tappe, a soli 4 anni è sui banchi di scuola e a 16 si diploma al liceo artistico per ritrovarsi giovanissima sui banchi dell’università. Laureata a pieni voti in architettura al Politecnico di Milano, Martina Margaria sviluppa un forte bisogno di confronto con culture estere, motivo per cui inizia a lavorare a Norimberga come architetto per poi intraprendere ripetuti viaggi nel resto d’Europa e nel mondo. Da questa esperienza si appropria di gusti e sensibilità artistiche lontane da quelle tipicamente italiane.
Dopo anni passati nel mondo del lusso alla scoperta del “valore aggiunto” che i piccoli oggetti possono acquisire, matura la decisione di convogliare tutte le esperienze e i saperi accumulati nella variopinta carriera lavorativa per intraprendere la strada del lavoro in proprio: nasce così, nel 2009, Milano Abita, una società impegnata nella riqualificazione di piccoli immobili attraverso l’ottimizzazione degli spazi e il ricorso al suddetto valore aggiunto. Dal temperamento dinamico e positivo, curiosa, intuitiva e tenace, Martina è in costante ricerca di materiali nuovi e di soluzioni non convenzionali per impreziosire i suoi progetti. Collabora con alcuni atenei italiani ed stranieri per docenze in master di Architettura, Lusso e Style Living.