26 Ottobre 2024

Alessandro Lambiase, il bello dell’evoluzione

Incontro con il giovane laziale in trasferta a Milano per impegni di moda. Oggi è considerato il nuovo volto delle campagne fashion maschili su cui puntare.

26 Ottobre 2024

Alessandro Lambiase, il bello dell’evoluzione

Incontro con il giovane laziale in trasferta a Milano per impegni di moda. Oggi è considerato il nuovo volto delle campagne fashion maschili su cui puntare.

26 Ottobre 2024

Alessandro Lambiase, il bello dell’evoluzione

Incontro con il giovane laziale in trasferta a Milano per impegni di moda. Oggi è considerato il nuovo volto delle campagne fashion maschili su cui puntare.

Da quando è risultato terzo al concorso Miss&Mister d’Italia, Alessandro Lambiase non ha cambiato vita. Il 31enne modello di Velletri, città metropolitana di Roma, è solamente in piena esplorazione delle nuove possibilità che la sua bellezza gli ha aperto. “Non sono mai stato completamente consapevole dell’appeal del mio corpo – ci confida in trasferta a Milano, dove sta allacciando rapporti lavorativi col mondo della moda – ma oggi mi sento più sicuro. Bello essere apprezzati, ma per lavorare con il lato estetico di noi stessi è richiesto anzitutto sicurezza in quello che si sente”.

Un 2024 memorabile, quello di Alessandro Lambiase. Le sue due anime si sono realizzate in due campi diversi. Ha conseguito la laurea in Ingegneria Civile e contemporaneamente ha partecipato a concorsi di bellezza, da Ascoli ad Alassio (finalista nazionale de “Il + Bello d’Italia)

Sono nato nel 1993 e soltanto da quest’anno mi sono affacciato al mondo della bellezza – racconta mentre ammira la rigenerazione urbana di Zona Tortona, una delle sue passioni – e tutto è partito da quando sono arrivato secondo alla tappa laziale di Marino per il concorso ‘Il + Bello d’Italia”.

Alessandro è originario di Velletri ma arriva da famiglia napoletana. Educazione rigorosa, lavoro e studio assieme da quando aveva 18 anni. E un’innegabile fascino che lo ha portato a prendersi cura del suo corpo, prima in forma privata. “Ma adesso questo aspetto diventa importante per la strada che voglio intraprendere – realizza ora – e sono contento di potermici dedicare con passione e costanza“. I risultati si vedono. Nella palestra dove si allena ogni settimana, Alessandro è ormai riconosciuto e incentivato a dare il meglio di se. Da poco è diventato l’immagine maschile dei prodotti pubblicitari che invitano nuovi iscritti. “Pensare che sono partito pochi mesi fa da una richiesta di partecipazione arrivatami sul mio profilo Instagram“.

Pochi mesi fa ha vinto la fascia “Uomo Ideale” alle prime selezioni che ha superato e ha partecipato di conseguenza alla finale del concorso di bellezza maschile nella celebre cittadina ligure della bellezza, Alassio.

“La cosa che mi incoraggia – confessa – è che pur non avendo fatto mai sfilate mi hanno da subito fatto i complimenti per la mia andatura equilibrata e bilanciata. E in più, da quando ho iniziato a fare foto, davanti all’obiettivo mi sento a mio agio, e ho scoperto di avere anche una buona mimica facciale, che aiuta nella riuscita degli shooting”.

Ovviamente non è stato subito così. Ma col tempo, e soprattutto in breve tempo, Alessandro si è scoperto molto duttile all’adattamento: “Sento che con l’esperienza acquisisco rilassatezza: un conto è farsi foto per i propri profili social, un altro è lavorare con professionisti dell’immagine. I requisiti di base ci devono essere, ma poi bisogna saper stabilire empatia con la situazione in cui mi trovo in brevissimo tempo. Ora quando ho l’obiettivo davanti sono sicuro, ho preso consapevolezza dei miei punti forti. Pensare che come molti all’inizio, pochi mesi fa, mi vergognavo ad essere al centro dell’attenzione”. 

Invitato a famose sfilate di moda e a eventi di prestigio, ora Alessandro Lambiase sta per diventare una presenza corteggiata nel circuito fashion nazionale. E non solo per merito delle fasce vinte: “L’idea che ho di me oggi è che essere molto semplice, paga. Mi dicono che non ho una bellezza aggressiva ma rassicurante. E questo davvero si adatta al mio carattere“. 

Alessandro Lambiase, 31 anni, da Velletri. Qui è in posa per The Way Magazine all’interno di BASE Milano. “Appena arrivato a Milano – racconta il modello – ho percepito subito una città in continua evoluzione. Qui si può essere turisti al massimo per un pomeriggio, ogni cosa qui è orientata all’evoluzione. Mi piace mettermi al passo cercando di assorbire come una spugna tutto quello che qui accade. Si cresce, si corre e si ottengono risultati”.

Parlare della propria persona è diventato uno degli aspetti con cui Alessandro si confronta ripetutamente di recente: “Ci penso, quando mi espongo cerco di fornire un racconto veritiero di me anche se sono cosciente che in base all’occhio di chi mi guarda si crea un’opinione. Spesso mi dicono che sembro più sicuro di me con gli estranei che con quelli che mi conoscono. Io rispondo: se mi parli, mi scopri, ed è anche questo il bello. Che oltre l’immagine vista online ci sia una personalità. Da scoprire con i tempi giusti. Io nella vita non corro“.

Tra i tratti che preferisce comunicare, la non frivolezza “anche se come tutti i ragazzi della mia età mi concedo divertimenti, mi piace andare al ballare al weekend“, sottolinea. Poi c’è l’intelligenza emotiva e la capacità di adattamento alle situazioni, due tratti caratteriali a cui tiene molto. Da cosa gli derivano? “Mi sento disciplinato per effetto della lunga pratica che ho alle spalle nelle arti marziali. Frequento quel mondo grazie a mio padre da quando avevo 17 anni. Ho praticato prima karatè e poi jiu jitsu dai 22 anni. Per l’educazione, riconosco di dover tutto a mio padre, che di mestiere fa il carabiniere e in casa per l’educazione e rispetto c’è stata sempre molta attenzione. Ma credo di essere cresciuto anche molto dal punto di vista emotivo da quando viaggio di più. E ritengo che l’unione di questi due aspetti mi sia tornata utile“.

Adesso che sono finiti anche gli impegni formativi, per Alessandro Lambiase si apre una fase di ulteriore esplorazione delle possibilità nel mondo della moda. “Mi sono sempre dosato molto col tempo da dedicare oltre allo studio perché già avevo impegni di lavoro. Ma non ho mai mollato con la cura del mio fisico, perché a quello tenevo a prescindere da dove mi avrebbe portato. Oggi mi ritrovo con delle opportunità che nemmeno immaginavo di potermi permettere”.

La classica persona con i piedi per terra? “Beh, non sono più un ragazzino ma mi piace lasciarmi stupire sempre dalle novità. E soprattutto ho bisogno dei miei tempi per realizzare bene quello che mi succede, assaporarlo fino in fondo e tirare le conseguenze. Questo mi ancora alla realtà, quindi sì, ho i piedi per terra”.

A margine di tutto ciò, o forse alla base, c’è la passione per tutto ciò che è movimento. “Lo sport è il mio amore, mi fa gioire soprattutto l’agonismo, i giochi di squadra all’aperto. Al beach volley dedico gran parte del mio tempo libero quando il meteo lo permette”.

Non lo dice chiaramente, confermando l’impressione di riservatezza che si ha di lui quando lo si incontra, ma il suo cuore è al momento occupato con gioia anche da una ragazza. Che contrariamente a quanto si sente generalmente, lo supporta nella sua carriera di modello, lo aiuta a scegliere i look giusti, a volte lo accompagna nelle trasferte.

Sono fortunato – dice Alessandro Lambiase – il premio o il riconoscimento è una soddisfazione personale, il rapporto con i miei genitori è molto sereno e sono soddisfatti di me perché mi vedono felice. Credo che il mio lato da ingegnere si sia realizzato con la laurea, mentre gli insegnamenti da indirizzo umano che mi hanno impartito in famiglia si vedano nella persona che sono”.

Alessandro Lambiase a Milano per “Fashion Graduate Italia 2024”, la tornata di sfilate di moda che mette in evidenza i nuovi talenti del fashion design. “Ho visto molti capi che potrei indossare – commenta a margine dell’evento – ma anche molta inventiva e fantasia che non sarebbe adatta alla mia persona. Con i vestiti esprimo la mia personalità prendo spunto dalle persone che ammiro. Oggi ho sviluppato stile che è basic senza esagerazione. Ma questo è il bello della moda: a ciascuno il suo”.

Per il capitolo amici, Alessandro sa di poter contare su pochi ma buoni fidati rapporti storici, anche se nei recenti viaggi di lavoro per la professione di modello ha anche allargato la sua socialità: “I miei amici storici hanno condiviso con me la timidezza e chiusura di quando ero ragazzino. Per questo con loro condivido ancora oggi la passione dei giochi da tavolo, come facevamo da teen-ager. Ci ritroviamo con lo stesso spirito ma con una maturità diversa. Ora ho l’esperienza anche per accogliere le confidenze degli altri, penso di poter capire le persone senza giudicare. Ho imparato crescendo, che ognuno ha il suo percorso e i suoi tempi. Non mi interessa il giudizio sommario”.

E quando si sposta per lavoro, come affronta i nuovi incontri? “Ci sono posti come Milano che ti fanno sentire parte di un qualcosa di più grande, un posto da cui si può solo imparare, dalla città e da chi la vive. In pochi giorni qui si fanno esperienze che valgono mesi, ti confronti e conosci persone che fanno parte di un meccanismo enorme. Ma è anche una città che ti permette incontri nei momenti di relax dove calano le maschere. E qui le persone rivelano la propria storia, che fa parte della storia della città. Mi piace ascoltare, mi piace conoscere. Direi che sono un curioso entusiasta”.

Dal punto di vista personale, Alessandro si sente realizzato anche caratterialmente: “Ho lavorato per formare la mia personalità e questo magari può essere un’ispirazione per molti. Mi è finalmente venuta la voglia di conquistare quello che voglio senza remore. Emotivamente sono sbocciato tardivamente, forse perché non sono mai stato abituato a essere apprezzato e non mi prendevo cura molto di me da ragazzino. Avere le prime relazioni sentimentali molto chiuse certamente non aiutava. La bolla è rassicurante ma non aiuta. Devo la mia apertura molto al giudizio dei miei amici, tutti quelli che mi spronavano a provarci nel mondo della moda. Io dentro guardavo chi riusciva a mettersi in mostra e pensavo: mi piacerebbe essere così. Oggi piacermi è diventato un obiettivo, all’inizio di questo percorso era più importante il riconoscimento degli altri”.

Alessandro Lambiase fotografato da The Way Magazine al museo delle culture Mudec di Milano. Si tratta di un’istituzione culturale nata nel 2015 all’interno dell’area ex Ansaldo. La nuova Città delle Culture, progetto affidato all’architetto David Chipperfield, sorge in un’area industriale rimasta inalterata nel corso del suo primo secolo di vita. “Da ingegnere civile – racconta Lambiase – è uno dei recuperi urbani che più mi ha colpito della nuova Milano”.

Lo spazio per la riflessione e la ricerca della tranquillità Alessandro lo trova anche nel tempo libero: “Solitamente vado ad Anzio, sul litorale tirrenico a camminare al mare. I luoghi estivi visitati in inverno mi mettono in contatto con me stesso”.

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