Ale Magni è un lifestyle blogger partito da aggiornamenti quotidiani sulla sua vita sui profili social come Instagram, Facebook e Twitter. Il suo forte? Il lato più bello della moda e cioè il passaggio disinvolto dallo stile casual allo sportivo definendo la propria identità. Laureato in Scienze Politiche e Sociali, specializzazione in Comunicazione, da Gallarate (Varese) ha aggredito la città cosmopolita e ne è diventato protagonista e ambassador. Oggi, solo su Instagram è seguito da 221mila persone.
Quando hai iniziato a fotografare e mettere online le tue foto e contenuti?
Fin da piccolo mi è stata trasmessa la passione per la fotografia dai miei genitori, infatti mi è sempre piaciuto scattare fotografie e collezionare ricordi sia con le mie prime macchine fotografiche digitali che, successivamente, con gli smartphone. Con l’arrivo dei Social Network ho subito apprezzato l’idea di condividere sul mio profilo foto e contenuti con i miei amici, dopodiché la rete di amici virtuali ha iniziato a crescere, facendo sì che le mie foto venissero viste sempre da più persone, e così piano piano si è iniziato a creare un vero seguito, prima su Facebook e poi soprattutto su Instagram.
Come ti definisci?
Ad oggi diventa sempre più difficile trovare una definizione perché viene usata troppo spesso e molto generalmente la parola “influencer” per accomunare tutti coloro che hanno seguito e lavorano sui social, ma in realtà ognuno ha un percorso diverso alle spalle, e alla fine si crea confusione. Io ad esempio nasco “dal web” come blogger. Ho aperto il mio Blog www.alessandromagni.com nel 2014 e su Instagram creo contenuti per aziende, che principalmente spaziano dal mondo della moda a quello del turismo.
La tua particolarità?
La mia particolarità consiste nell’essermi sempre posto come il “ragazzo della porta accanto”, contestualizzato i miei progetti lavorativi all’interno della mia quotidianità, e interagendo sempre con i miei followers – per quanto possibile – instaurando così nel tempo una sorta di stima e fiducia reciproca.
Come stai vivendo la città con queste continue chiusure e cosa ti affascina maggiormente del minor caos?
In realtà non sto vivendo molto la città, proprio perché per via di tutte queste continue chiusure e restrizioni sto cercando di rispettare il più possibile le regole trascorrendo la maggior parte del tempo a casa. Ovviamente però la cosa che mi ha colpito di più è il minor caos che si nota andando in giro, e devo dire che è stato bello scoprire in maniera diversa alcuni angoli della città, semplicemente guardandosi in giro e notando tante cose che prima, preso dalla frenesia e dal caos generale, passavano inosservate.
Ti piace qualcosa di oggi che non avevi assaporato in precedenza?
Ho apprezzato il fatto di potermi prendere più tempo per me stesso, sapendo che tutti stavamo vivendo una situazione di stallo, e quindi ho iniziato a godermi le piccole cose, giorno dopo giorno, creandomi una nuova routine con la consapevolezza di non dover rendere conto di niente a nessuno.
Cosa invece ti manca della vita precedente in questo momento storico? Sicuramente i viaggi e gli eventi sono le cose che mi mancano di più per quanto riguarda la parte legata al mio lavoro. Mentre per il resto si fa sentire la mancanza di spensieratezza e libertà di poter scegliere liberamente cosa fare, a partire dalle piccole cose come una semplice cena o serata con amici e così via.
Cosa ti sorprende della città?
Mi sorprende la capacità di essere sempre pronta a ripartire e a reagire a tutti questi continui cambiamenti a cui stiamo assistendo. Più in generale, invece, Milano mi ha sempre affascinato e sorpreso perché è una città che non annoia mai, piena di vita e di esperienze davvero per tutti i gusti.
Cosa ti rilassa un luogo o un locale pubblico?
Mi rilassano i luoghi, come spiagge paradisiache o paesaggi di montagna a cui sono affezionato fin da piccolo. I locali pubblici, soprattutto in una città come Milano, mi piacciono ma li vedo come ambienti caotici e spesso passeggeri perché soggetti alle mode del momento, quindi lì frequento volentieri ma non di certo per rilassarmi.
Il tuo posto segreto per sorprendeee gli amici in visita?
Mi piace portare gli amici nei nuovi punti iconici della città. In particolare vedo che c’è sempre molta curiosità intorno ai “grattacieli” di Porta Nuova e CityLife, quindi conosco alcuni rooftop molto belli dove portare i miei amici per fargli vivere un’esperienza diversa dal solito e scoprire la “nuova Milano”.
Metti la tua città a confronto con le altre grandi metropoli europee : dove vince e dove perde?
Penso che Milano negli ultimi anni, soprattutto dopo l’Expo, abbia avuto un’evoluzione incredibile ed infatti è l’unica città italiana che si può considerare internazionale, o per lo meno a livello di altre metropoli europee. Vince sicuramente per il fatto che è giovane, moderna, è la capitale della moda ed è una città che offre tante opportunità lavorative. Inoltre è relativamente piccola, ben collegata con i mezzi e facile da girare a piedi, quindi volendo permette di vivere anche una tranquilla vita di quartiere. Perde invece perché sotto tanti altri aspetti non è ancora una città “smart” al passo con i tempi ed il costo della vita è molto superiore rispetto al resto d’Italia.