Copyright © 2024 FD Media Group srls
Via G. Frua 19, 20146 Milano (MI) – CAP. SOC. 2.000 EURO I.V.
C.F E P.IVA 09406270968 – REA MI – 2087986 – ROC n° 26400
Registrazione Tribunale di Milano N°84 del 10.3.2016
CONTATTI:
info@thewaymagazine.it
redazione@thewaymagazine.it
PER RICHIESTE COMMERCIALI:
adv@fdmediagroup.it
Commenti e opinioni
Come Vivienne Westwood ha cambiato lo stile
Commenti e opinioni
Come Vivienne Westwood ha cambiato lo stile
Commenti e opinioni
Come Vivienne Westwood ha cambiato lo stile
Al 430 di Kings Road, nel quartiere di Chelsea, Vivienne Westwood diede una moda da indossare ai reietti della società che si facevano chiamare Punk. L’inghilterra degli anni Settanta con lei conobbe la rivoluzione stilistica più incisiva del secondo dopoguerra, più distruttiva e dirompente dei Mods o dei Beatles. Perché il Punk non solo si identificava con un’iconografia riconoscibile, ma era anche soprattutto un’attitudine alla vita. E per questo sopravvisse nei decenni alla scalata discografica fulminea dei Sex Pistols.
Con Malcolm McLaren, morto nel 2010, Westwood fondò non solo un marchio di moda, ma anche un’etica di business che dalla strada di una metropoli si replicava facilmente nel mondo. Dall’insegna “Let It Rock” al motto “Too Fast To Live, To Young To Die”, il loro store nell’area posh di Londra divenne provocatoriamente “Sex”. E lì si raggruppavano tutti i disobbedienti, una folla variopinta e a tratti autodistruttiva, che in nuce fondò le basi per tutti i movimenti giovanili di protesta dagli anni Settanta in poi.
Quando il Punk finì nel 1978, ma i suoi semi furono gettati ovunque nel corso del decennio successivo, Westwood si riprese la linea creativa del suo brand e con la collezione “pirate” nel 1981 introdusse per prima in una sfilata il concetto che oggi chiameremo “fluido”, addobbando i suoi modelli con orpelli new romantic e riferimenti pirateschi che crearono il giusto distacco col nichilismo dei punk.
Col tempo anche Westwood raggiunse miti consigli, impegnandosi personalmente per la causa ambientalista e non vendendo mai meno al suo insegnamento primario: “Gravitare sempre attorno a situazioni dove si può imparare qualcosa”.
Foto di apertura dalla mostra “Fashion in motion” al V&A Museum di Londra.
Read in:
admin
Settembre è donna: Annalisa, Alicia Keys, Carla Bruni
Un’italiana (Annalisa), una première dame (Carla Bruni) e una superstar americana (Alicia Keys) stanno cooorando in musica ed emozioni questo
Il vetro come arrchitettura instantanea: il progetto Baracche di Paolo Gonzato
Paolo Gonzato è approdato, dopo la fruttuosa esperienza a Operae 2016 di Torino, alla Camp Gallery, uno spazio contemporaneo nel
I pasticcieri emergenti nella sfida del Nord
La Selezione Nord si svolgerà a In-Presa mercoledì 23 ottobre 2024: EmergentePastry è già una realtà molto ambita per i
Montenapoleone District a Shanghai: 40 anni e una cena
Si sono concluse a Shanghai le celebrazioni del 40° anniversario del gemellaggio Milano – Shanghai con la cena di gala
Arte e bio-design, i Formafantasma si interrogano sul legno
Anche i designer si occupano o si interrogano sulle strategie ecologiche della realizzazione dei materiali. Come succede con il duo
Archindependence Day, fino a fine anno ridisegna Milano
Un concorso culturale dedicato all’architettura che si presenta come una divertente cover del film di Roland Emmerich “Independece Day”. “ArchIndependence Day“,
Riccardo Foresi: dalla tromba alla voce solista, l’evoluzione di un musicista
Riccardo Foresi, marchigiano, con una importante carriera alle spalle come interprete, gli studi al Conservatorio e la tromba come compagna
Alisia Viola: “Un calice d’arte” oltre il lockdown
Su Instagram, piattaforma vivace in questo momento storico per l’Italia creativa, è nata l’iniziativa “Un calice d’Arte” a cura di