Hanno trionfato le idee. Positive, propositive e innovative per l’edizione 2019 dei Positive Business Award, le premiazioni annuali che mettono in rilievo quanta sana e buona imprenditoria ci sia nel nostro Paese. La serata di gala, organizzata dall’event manager Chiara Osnago Gadda allo Spazio Gessi di Milano, uno dei simboli del made in Italy conosciuto all’estero, ha visto protagonisti personaggi della cultura, imprenditoria e televisione.
Voluti dalla Scuola di Palo Alto, una delle business school più affermate nel panorama italiano, i premi, con la media partnership di The Way Magazine, sono stati anche l’occasione per fare il punto della situazione italiana con i protagonisti di un’annata densa di cambiamenti per la nostra società.
Ai microfoni di Christian D’Antonio (The Way Magazine) e Damiano Gallo (Icona Casa Magazine) si sono espressi molti degli autorevoli esponenti che sono stati chiamati sul palco per le premiazioni (video sotto, girato e montato da Dario Murri).
Roberto Giacobbo, giornalista televisivo e divulgatore scientifico delle reti Mediaset Rete 4 e Focus Tv, ci ha detto: “Per me è il riconoscimento più gradito per questo momento della mia carriera. I miei collaboratori selezionati, uno per uno, mai a caso, lo sanno: dobbiamo far diventare notizia una pietra di duemila anni fa ed è questo il nostro obiettivo. Sempre raccontando le emozioni che può offrirci la scoperta”.
Le persone comuni amano Giacobbo, gli intellettuali apprezzano il suo piglio scientifico nei programmi che realizza: “Vedo un grande affetto e partecipazione, non ero preparato a questo. Per strada mi fanno dei commenti quasi da amici e mi dicono anche che trasmetto delle emozioni. Che sono anche le mie, come quando ho incontrato un non vedente che mi ha confidato che grazie a quello che racconto, lui le cose riesce a vederle”.
Ai limiti delle possibilità umane, spesso Giacobbo si spinge con coraggio e non torna sui suoi passi: “Sono entrato in un luogo in Sardegna ostruito da una frana e con la mia statura sono passato sgonfiando d’aria i polmoni, senza poter respirare, compresso in un buco piccolo. Ho fatto anche un errore: all’uscita mi sono rilassato e una mia costola ne ha risentito“.
La tv possibile positiva, il giornalista premiato nella categoria Positive Science Journalist dice: “Tanto impegno e collaborazione non deve mancare, ci deve essere una squadra nel programma come nella gestione in alto, e questo si trova in una grande emittente”.





Giorgio Restelli, direttore risorse artistiche di Mediaset, è una presenza fissa del premio della Scuola di Palo Alto: “Una delle caratteristiche del nostro gruppo è la positività, raggiungere gli obiettivi pensando sempre che sia possibile. Fa parte del nostro dna, abbiamo alla guida un imprenditore illuminato, del resto, che la pensa così. Ha una visione nuova che lascerà il segno, Media For Europe, che vuole diventare capace di competere coi grandi gruppi televisivi internazionali“.
Mediaset coccola il suo pubblico ma innova anche: “Da una parte dobbiamo mantenere continuità nell’offerta, come può essere Ezio Greggio a “La sai l’ultima?” e dall’altra parte abbiamo Pio e Amedeo che rappresentano la nuova frontiera della comicità”.
Nell’anno di boom di “Stasera Italia” su Rete 4, Barbara Palombelli ha ricevuto il premio Positive Media a Roma direttamente dalle mani di Marco Masella, presidente di Scuola di Palo Alto, la business school non accademica che ha inventato i Positive Business Award nel 2014. “Questo premio mi regala gioia ma anche responsabilità più degli altri – ha detto la giornalista – e ringrazio la mia squadra che in 193 puntate mi ha fatto mantenere sempre il sorriso, che non è facile in un cammino così lungo”.
Lorenzo Zurino, chairman dello IEF – Italian Export Forum, ha raccontato l’esperienza di aggregare in un solo convegno, a Sorrento, tante personalità del made in Italy: “La settimana scorsa in Costiera Sorrentina sono arrivati 500 imprenditori con 122 miliardi di fatturato e 40 top manager. Ripeteremo l’esperienza a Milano, Doha e New York”.

Zurino suggerisce obiettivi a chi vuole internazionalizzarsi: “Di aziende come la mia ce ne sono tante, chi vende però è raro. Quindi bisogna affidarsi a persone competenti che sappiano come operare all’estero. La triade moda, food e design si sta allargando a farmaceutica, meccanica e nanotecnologia. L’Italia ha un futuro con enorme potenziale”.

Il vincitore globale del Positive Business Award è stato “Il Melograno“, il brand di succhi di frutta bio di Claudio Coli. “Per me è un vero onore – ci ha detto l’imprenditore, che ha vinto anche la categoria Positive Food Experience – abbiamo da 32 anni l’azienda che fa prodotti di quarta gamma, mentre la linea salutistica nata a Los Angeles, serve alla diffusione della cultura del mangiare per curarsi”.
L’azienda familiare a Rimini ha una marcia in più sulla ricerca e sviluppo: “L’aspetto dell’innovazione resta l’elemento propulsore, poi c’è la famiglia, le idee che permettono di avere un vantaggio nei confronti della concorrenza. Credere nel bello e nel buono italiano è un gran privilegio”.
“Il Melograno” per le ricette usa limoni italiani, il chinotto e un mix di ingredienti “che in America non hanno mai visto e che dobbiamo raccontare con orgoglio per la nostra cultura alimentare“.
Fotoservizio di Emanuele Mirulla – Interviste a cura di Christian D’Antonio e Damiano Gallo.
Video maker e montaggio Dario Murri.