Permanent Exhibition è l’ultimo lavoro di arte pubblica nato dalla collaborazione tra Ironmould e Gods in Love, nella stazione ferroviaria di Ferrandina Scalo-Matera per conto della Fondazione Matera 2019.
L’iniziativa è stata promossa dalla Momart Gallery Matera.
Gods In Love è uno street artist e pittore di Trani, Puglia, mentre Ironmould è un illustratore, disrgnator ee video-artist di Venosa.
L’opera è stata pensata come se si trattasse di tanti dipinti di una stessa serie. L’intento degli artisti è quello di ricreare la sensazione di poter visitare una mostra a tutti gli effetti, ad uso e consumo dei viaggiatori che possono così ingannare le lunghe attese in una stazione di un piccolo paese della Basilicata.
L’opera è stata studiata ad hoc per la stazione di Ferrandina Scalo-Matera, dove, con la costruzione di una nuova struttura, più moderna, il vecchio edificio adibito a sala d’attesa, biglietteria e servizi, è stato completamente murato.
Le porte e le finestra murate, così sono sembrate sin da subito agli occhi degli artisti come delle tele su cui esprimersi.
Il luogo e la tematica del progetto della Fondazione Matera 2019 hanno poi influenzato la scelta del racconto di questa serie.
Il lavoro è fortemente legato al contesto in cui è stato realizzato. Ogni disegno è un racconto, un piccolo mondo, un viaggio surreale, a tratti pop, carico di situazioni, di personaggi, corpi e colori che si estendono per tutta la superficie dell’edificio all’interno della stazione, lungo il binario 1.
Con la scelta del titolo (Esposizione Permanente), gli artisti hanno voluto preparare il pubblico alla visita di un’opera unica, vivibile come una mostra a tutti gli effetti.
Nel titolo rivelano anche una sottile ironia che sottolinea la situazione dello specifico edificio, per porre l’accento su tutti gli edifici nelle stesse condizioni. Murare porte e finestre dovrebbe essere una condizione temporanea di un edificio, nell’attesa di un utilizzo differente, migliore. Questa condizione però, in Italia, spesso diventa troppo lunga per essere considerata temporanea e l’unica cosa permanente è l’abbandono.