Aveva fatto rumore a X Factor 2018 con “Uomini che amano le donne” e l’onda lunga di quel successo l’ha portato in finale al Festival di SanNoLo 2019. Da cui è uscito trionfatore con “Italiani Brava Gente“: la leggerezza amara di Alo è il nuovo filone su cui puntare per chi ama il cantautorato trap che popola i sogni dei ragazzi di tutta Italia.
“Finalmente ho vinto qualcosa – ci ha detto Alo, vero nome Alessandro Casino all’indomani della vittoria al Cinema Beltrade a nord di Loreto – . Sono contento perché l’obiettivo era riuscire ad avere una presenza sul territorio, è vero che sono stato in televisione anche se per un periodo breve, però è importante far sapere a quelli che si interessano di musica in città che non sono scomparso”.
Il cantante di Diano Marina che vive a Milano da tempo, è stato simpaticamente adottato dalla comunità di NoLo, il quartiere a nord di Loreto dove risiedono tante personalità del mondo dello spettacolo che hanno apprezzato molto l’ironia amara della canzone che resta in testa con il suo “E c’abbiamo avuto Pino, e c’abbiamo avuto Mina, Italiani brava gente, tutta gente canterina”.
“Sto continuando a lavorare, a scrivere e a cantare e mi sto dando da fare nonostante ci siano delle lungaggini con i contratti con le etichette che non mi permettono di pubblicare tutta quanta la musica che sto producendo”, dice Alo.
Nel momento in cui è andato al festival di SanNoLo ha però voluto parlare dell’Italia, una scelta coraggiosa: da un palco di nicchia a un tema di grande respiro. “La chiave giusta mia è affrontare determinati temi con leggerezza, la canzone l’ho scritta a febbraio quindi è proprio figlia del momento. Mi sembra che sia un tema con urgenze impellenti, la questione dell’italianità in varie accezioni è sulla bocca di tutti”.
Il riso amaro di Alo è quello che lo contraddistingue sia nel modo di scrivere i testi che nel modo in cui li canta e propone al pubblico. “La cosa positiva di questo brano e di ‘Uomini che amano le donne’ – sottolinea – è che tutti possono apprezzarli perché si può prendere con una risata, non è necessario far proprio il messaggio, è talmente ironico che può essere letto anche superficialmente. Detto questo io amo l’Italia”.
LA CANZONE – “Italiani brava gente” ha una stesura strumentale che si avvicina alla trap di Mahmood ma ha un intenso testo che la accomuna al filone di denuncia col sorriso inaugurato anni fa da Frankie Hi Energy. “Figli del sole, frutti della terra, nati in camicia come uova di quaglia squaglia sto sole rinfresca la brezza mediterranea”, canta all’inizio Alo su un incipit di ispirazione folk sudista. La strofa è incalzante: “Siamo stati in albergo abbiamo fatto danni, pure in Afghanista afare danni, facciamo danni 160 anni, suonoa un corno d’Africa Africa un corno, portami in viaggio pure in Istria a mangiar la pasta l’amore in Italia che all’est è un porno”.
Ma quello presentato a SanNoLo è un brano-anteprima che non è ancora disponibile. A breve, ad aprile uscirà la canzone “Achille” che fa parte del primo disco di Alo ancora inedito: “Sto pensando a produrre musica da solo, il primo disco è stato fatto con Andrea Rubino. Entro maggio vorrei avere fuori il primo disco e in estate pubblicare ‘Italiani brava gente’, un’anteprima del secondo disco che ho prodotto con Valentino Nicastro, un giovane produttore di NoLo che mi è stato accanto professionalmente negli ultimi mesi”.
Foto d’apertura: Alo Casini presenta al Cinema Beltrade di NoLo Milano il brano che ha vinto SanNoLo 2019: “Italiani Brava Gente” – foto di Stefano Corrada/The Way Magazine.