Ci sono voluti 8 mesi di lavoro e l’impegno di 54 studenti a NoLo, Nord di Loreto a Milano, per realizzare Arnold. Che vuol dire Arte e design in NoLo social district, un’iniziativa davvero senza precedenti: 12 location non convenzionali nel quartiere dei creativi del capoluogo lombardo che si trasformano in gallerie d’arte e design aperte a tutta la cittadinanza.
Gli studenti della laurea Magistrale in Interior Design del Politecnico di Milano hanno collaborato con 22 artisti in 12 luoghi di NoLo – Nord Loreto (Milano) indagando, immaginando e sperimentando spazi in supporto al quartiere. Il risultato è un evento itinerante il 9, 10 e 11 giugno 2017 che mette in mostra opere d’arte in contesti non convenzionali: attività commerciali, luoghi pubblici residuali, spazi della creatività. I progetti evidenziano una percezione rinnovata di quest’area valorizzandone le qualità emergenti individuate con il Polimi DESIS Lab – Design for social innovation and sustainability (www.desis.polimi.it) attraverso un percorso di ricerca partecipata e di co-progettazione. L’evento è la continuazione di PoliNolo, una giornata animata con i risultati dei progetti degli studenti coinvolti svoltasi nel febbraio 2017 e incrocia le attività di ZuArtDay & Looper Fest l’evento artistico di Urban Art tra i più importanti a Milano che si svolgerà nei pressi del Vicolo del Fontanile in via Zuretti 61.
Durante i giorni dell’evento sarà possibile partecipare alla realizzazione di un’opera collettiva presso gli infopoint del Mercato comunale di Viale Monza e del bar “Ghe Pensi M.I.” di Piazza Morbegno e (ri)scoprire il quartiere con “GiraNolo”, visita guidata da un gruppo di abitanti del Nolo Social District in luoghi di interesse architettonico, artistico.
Abbiamo avuto l’occasione di visitare le location con il promotore di questo progetto di inclusione sociale e riscoperta e valorizzazione, il docente del dipartimento di Design del Politecnico di Milano, Davide Fassi.
ROVERETO HOUSE AND LAB – Nello spazio di Athos Minetola (via Rovereto, 10) dove si è tenuto il famigerato Festival di San NoLo, hanno luogo sempre happening innovativi. Il mese scorso c’è stata una cena siriana, a cura dei rifugiati arrivati a Milano. Ora ci si sta attrezzando per rendere una parte del basement un vero studio fotografico. In questi giorni, invece, Lorenzo Picarazzi e Timmerman Collective hanno installato Unprivate Privacy, un lavoro con proiezioni e momenti esperenziali davvero coinvolgenti. Il tema non è solo la “sorveglianza” tanto cara agli artisti degli anni 80, ma soprattutto la percezione che gli altri hanno di noi. Vengono letti anche dei brani di scritti di Jean Paul Sartre, un momento di grande suggestione.
SPACE 22 – Al 22 di via delle Leghe, in quella che era la strada degli artigiani del quartiere (quando ancora non si chiamava NoLo) un’interessante collettiva, Start Up. Si tratta di una vera mostra d’arte (fotografia, pittura e scultura) ospitata nello spazio della scultrice Angela Maria Capozzi con opere sue e di Mirek Antoniewicz, Pierangelo Bertolo, Fiorenzo Bordini, Buga, Andrea Cereda, Marco Chiesa, Tommy Ducale, Davide Ferro, Esther Martel, Agnese Meroni, Carlo Oberti, Akira Osaka, Renè Pascal, Vincenzo Pellitta, Davide Perego, Massimo Romani, Paolo Schiavocampo, Marco Secodnin, Tamaso, Betty Zola.
T-12 – Questa tappa in via dei Transiti 12 è ospitata all’interno di uno dei luoghi simbolo della rinascita di NoLo. T-12 non è solo spazio espositivo ma anche luogo di laboratorio e co-working. Molto bella l’installazione di Andrea Q, artista affermato che con La grande migrazione vuole indagare il fermento e le potenzialità dell’esodo umano, che al suo passare ci mostra il valore della comunità. Una mostra che fa della vicinanza e della forza di condivisione il suo fulcro e riflette sulla necessità di portare con sé le proprie icone, gli ingredienti della tradizione e quei generi di conforto a cui non è possibile rinunciare, o all’opposto la prospettiva di viaggiare senza avere niente di personale con sé. Nell’allestimento di Francesco Vergani, Marty Martins , Andrea Rw Sodero, Irene Sarlo, Minghong Ou c’è spazio anche per due giochi interattivi che non vi sveliamo per non rivinarvi la sorpresa. Sappiate solo che a fine visita potrete portarvi un pezzo d’arte a casa.
GRAFICA & STAMPA – Un paio di stradine dopo, e qualche graffito d’autore a indicarvi la direzione (Tomoko, Tv Boy operano tutti qui) e vi troverete da Grafica & Stampa (via Termopili 25) uno spazio nascosto in un cortile di meccanici. Una volta entrati vi rapirà l’arte di Eugenio Marongiu Studio che con “HOPE IN THE DARK” ha ceduto le sue immagini suggestive giocate sulla luce e il buio per un’installazione che fa della penombra la sua bellezza. Davvero interessante la sovrapposizione della mostra in uno spazio lavorativo che continua a pulsare, pura sperimentazione in cui non vi capiterà spesso di immergervi. Questo è un percorso visivo fra arte e macchina, tra ordine e caos. Luce e ombra sono la chiave di questo allestimento di Arim Colombo, Elisa Invernizzi, Ilaria Lambri, Elena Martucci, Heje Zhang
DROGHERIA CREATIVA – Identity Portrait Progect è ospitato nello spazio dei giovani creativi di via Marco Aurelio 46. Roberto Amoroso si chiede: quanta realtà c’è nella vita filtrata dallo spettro del virtuale? Chi siamo nell’era del web 2.0? L’artista ha preparato opere di proiezione che permettono interattività tra mondo reale e quello virtuale in un allestimento di Elisa Desole Carla Salami Nicolas Alarcon Orjuela, Altea Bacchetti, Wei Zhang.
CINEMA BELTRADE – Nella rosa degli eventi non poteva mancare il cinema di nicchia che fa parlare tutta la città. Per molti, il Beltrade è la carta di ingresso a NoLo e con Patrizia Emma Scialpi, artista trentenne già molto contesa nel circuito della video arte, la location non smentisce il suo valore avaguardistico. La proiezione (domenica 11, alle 12) si intitola Esposizione a Nord e rivela la sensibilità di un’artista visiva e “caleidoscopica” con inaspettate assonanze cromatiche, formali ed emotive, tra il suo lavoro e angoli nascosti del quartiere NoLo. Si possono scoprire nell’allestimento di Mine Kelleci Carlotta Magagnoli Magdalena Bober Leonardo Ruiz Melo, Zeng Fansheng.
L’OFFICINA DEL COLORE – A via Giacosa 39 rimarrete incantati da questa bottega colma di colori e ispirazioni. E ancora di più dall’arte di Andrea Tarella, che ha realizzato negli anni dei carismatici acquerrelli ispirati alle sfilate di moda milanesi. Accompagnati da una sinestesia di immagini, colori e suoni, la visione delle opere di Andrea Tarella si trasforma in un’esperienza multisensoriale, permettendo al visitatore di immergersi nella realtà dell’artista. Un allestimento di Ilaria Papotti, Barbara Grassi, Milena Gasparetto, Yimu Yang, Stefania Iannelli. Questa è anche un’occasione per ammirare l’ultimo ciclo di opere di Tarella su questo tema, perché l’artista ci ha preannunciato che d’ora in poi si dedicherà ad altre esplorazioni. Domenica 11 giugno alle 10.30 colazione con l’artista offerta dalla Banda Biscotti.
CARROZZERIA 900 – Questo posto (via Padova 29) è tutto quello che potevate immaginarvi di via Padova e molto di più. Un ammasso vivace di nazionalità, provenienze, vintage memorabilia e modernariato. Appropriata la scelta di installarci in una sovradimensione da intercettare con sguardo attento, le opere di Massimo De Caria. L’esposizione si chiama Com’è così e vi catturerà in un caos organizzato dato dalla disposizione mai uguale degli elementi di arredo con l’allestimento di Dinullah Bayu Ibrahim, Hankang Jin, Vera Irawan
NoLo75 – Su viale Monza al 75 si apre uno dei cortili più incredibili della zona. C’è del verde, c’è del drink, c’è del modernariato esposto con gusto e discrezione. E ci sono le mirabili opere di collage di Waler Paganuzzi. La mostra si chiama Pattern Accumulati, ed è di rara eleganza. Walter Paganuzzi Collage abbellisce uno spazio pieno di arredi sovrapposti, messo a disposizione da una proprietaria carismatica Luisa Arredamenti Morotti, in un allestimento di Flavia De Meo, Andrea Moret, Alejandro Nez Plaza, Martina Sartor e Ambra Seliziat
CI VUOLE UN DRINK – Ci vuole un drink è un piccolo bar di nuova apertura a via Martiri Oscuri 3 che rispecchia in pieno lo spirito della zona: la vulcanica Barbara ospita music live shows, serate di intrattenimento e talvolta design. Questa occasione di Arnold è imperdibile: c’è l’introspezione dell’arte di Antonio Radice alle pareti e un’installazione che dialoga anche cromaticamente con le sue opere. Il progetto che è esteticamente molto pregevole ed è a cura di Elisa Desole, Carla Salami, Altea Bacchetti, Nicolas Alarcon , Zhang Wei.
AUTORIMESSA VIA SPOLETO – Se non pensavate di poter mai vedere arte in un garage, a NoLo vi ricrederete. Autorimessa Spoleto in Via Spoleto 6 ospita le opere di Barbara Colombo che trasforma lo spazio in una cattedrale immaginaria con delle “quinte” realizzate in carta di riso. Davvero suggestivo.
VICOLO DEL FONTANILE – Dall’altra parte dei binari della Stazione Centrale, in zona via Gluck, c’è il regno della riscossa a suon di musica e street art. In questi giorni è davvero irriconoscibile questo angolo di NoLo che affaccia sulla Martesana, con un pullulare di street artist da tutto il mondo e la grande capacità attrattiva delle iniziative di ZuArt e Looper Fest. Il Politecnico si è occupato del recupero del muro in fondo al vicolo, che ora risplende con l’opera di Andrea Salpetre che è anche un esempio di crowdfunding e mecenatismo: si possono comprare i tasselli che la compongono e sostenere il progetto di riqualificazione. Da vedere.